Terme Luigiane, Robertino/a e Gianluchino sull’orlo di una crisi di nervi: i retroscena dell’assemblea delle beffe

Sono tante e tali le notizie su quanto sta accadendo alle Terme Luigiane che ormai il mio sta diventando un appuntamento fisso. Mi ero riproposto di smetterla di sputtanare Robertino/a, Orsomarcio con la panza e Gianluchino (e tutto il cucuzzaro… Pitruzzo, il ducetto Tripicchio, il muto di Guardia…) ma è impossibile fermarsi perché ogni giorno mi arrivano novità eclatanti.

Devo dire, con un certo orgoglio, che quotidianamente incontro tante persone che solo grazie a quanto da me narrato e da voi pubblicato su queste pagine, comprendono la gravità di quanto messo in atto dai vertici della politica calabrese e questa è l’ennesima dimostrazione di come da noi regna la dittatura dell’informazione, i giornalisti sono veramente pochi (esistono invece tantissimi… cani e cagne al guinzaglio travestiti da “uomini e donne”) e di come le opposizioni abbiano deciso di tacere su questa storiaccia.

Quindi riassumendo quanto scritto sui favorevoli e sui contrari a questa operazione, mi sento di aggiungere tranquillamente le OPPOSIZIONI REGIONALI come FAVOREVOLI perché, con il loro silenzio (rumorosissimo), stanno dando il benestare alla grande porcata delle Terme Luigiane e tutti noi, poveri illusi, ogni giorno ancora ci aspettiamo una qualsiasi presa di posizione e di condanna, un tardivo colpo di reni che faccia capire da che parte stanno.

Oggi voglio illustrarvi tre aspetti: l’assemblea dei soci Sateca, la presa di posizione dei lavoratori che non vogliono finire sotto il “giornalista” Iacobini, storico lecchino di Gianluchino “senzacoglioni” Gallo, e l’apertura farlocca delle Terme.

Il 29 giugno scorso si è svolta l’assemblea dei soci, e come era immaginabile Robertino/a è riuscito/a nel suo piano diabolico e ha ottenuto il via libera dall’assemblea per l’acquisto delle Terme Luigiane quasi aggratis. Ho avuto però notizie interessanti su come si sarebbe svolta l’assemblea e indipendentemente dal risultato assolutamente scontato viste le pressioni ricevute da molti soci, sembra siano volate parole grosse.

La minaccia a cui sono state sottoposti i soci ovvero “o vendete o fallite perché io me ne fotto del TAR e non vi dò l’acqua perché dovete vendere a me e al prezzo che dico io” è stata evidenziata da tutti i soci ma sembra che qualcuno abbia addirittura alzato la voce accusando apertamente Robertino/a di essere un ricattatore/trice o peggio uno strozzino/a e questo nella Repubblica delle banane è un grande affronto.

Le spie presenti – ne sono state individuate una, forse due -, ora riferiranno e la vendetta del capo/a sarà implacabile contro quelli che hanno parlato male di lui in assemblea (praticamente tutti).

Il momento clou è stato comunque quando un lavoratore delle Terme ha letto un lungo messaggio nel quale si invitavano i soci ad uno scatto di orgoglio, a reagire alla logica di minacce e intimidazioni di Robertino/a e a non sottomettersi a questo ricatto. Sono stati momenti estremamente intensi ed è scappata anche qualche lacrima ma purtroppo per loro il risultato sperato non c’è stato e la votazione è andata come doveva andare.

Posso solo dire che è da ammirare il coraggio di lavoratori che sfidano apertamente il potere fino a dichiararsi disposti a lavorare gratis pur di non finire nelle grinfie di Robertino/a e in quelle di Gianluchino e Orsomarcio con la panza. A questo proposito sembra che Occhiuto/a abbia preteso le scuse dei lavoratori per le loro affermazioni dei giorni scorsi ma “sembra” che questi lo abbiano mandato elegantemente a cagare, ché lui il culo ce l’ha delicato….

E a nessuno venga in mente di dire che questa non è un’operazione finalizzata al controllo dei posti di lavoro e quindi di elettori perché “Radio Serva Regione” riferisce di una litigata pazzesca proprio fra Robertino/a e Gianluchino “senzacoglioni” sui posti di lavoro alle Terme che quest’ultimo sta già promettendo mentre il primo pretende il controllo totale, il tutto in perfetto stile Marchese del Grillo “io sono io e voi non siete un cazzo”.

Ed è proprio questa l’essenza di tutta la truffa: gestire posti di lavoro a spese dei calabresi, fingendo di fare una grande operazione salva azienda (che non ne aveva bisogno) e controllare i territori e quindi l’elettorato.

D’altronde, se non fosse che il tutto è e sarà controllato dalla peggiore malapolitica non si spiega come mai Iacobini, “noto manager dell’Accademia della Lingua” (nel senso di lecchino, se non si fosse capito…) e futuro gestore delle Terme Luigiane, nonostante gli incredibili ritardi totalmente a lui imputabili che stanno mettendo in forse l’apertura delle Terme, non è stato ancora preso a calci in culo e rispedito nelle fogne dalle quali proviene, identiche a quelle del suo capo rigorosamente “senzapalle”.

La realtà è che ai nostri politicanti di quello che succederà alle Terme non interessa nulla. Non interessa se ci saranno clienti, non interessa la qualità delle cure offerte, non interessa l’occupazione (il potere si esercita non facendo lavorare ma promettendo il lavoro), l’unica cosa che interessa è mettere una bandierina, stile monopoli, e fare un bel video nel quale con un sorriso “Durbans” (la marca del dentifricio per o più giovani), si annuncia il grande risultato della riapertura delle Terme Luigiane.

Se non dovesse andare tutto esattamente così, ci sarebbero enormi e serissime ripercussioni sulla salute di Robertino/a, che ultimamente sembra sempre più nervoso/a (c’è chi lo chiama anche “checca isterica”, pensate un po’…) e irritabile, visto che gli vanno tutte storte.

Nella sua frenesia dello shopping ha totalmente dimenticato i bisogni dei calabresi, quindi sulla sanità vediamo solo peggioramenti e sulla qualità del mare, dopo un inverno passato a non fare nulla e qualche milioncino regalato a qualche parassita della sua stessa specie, si è improvvisamente svegliato/a a fine giugno (con i soliti video) e con proclami degni della Repubblica delle banane.

Credo che Occhiuto/a, da quando frequenta (o almeno così dice…) una splendida donna di Sicilia con assiduità, abbia imparato a comportarsi come Tancredi, il nipote del Gattopardo e abbia adottato anche il suo motto “se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che cambi tutto”, tradotto in politichese “lasciamo i calabresi a nuotare nella loro merda altrimenti se gli diamo il mare pulito la prossima volta pretenderanno ospedali, poi il lavoro e magari un giorno anche la dignità…”.

Ma ritorniamo alla riapertura delle Terme targata Iacobini “leccalecca”. Il nostro caro presidente sembra abbia dato disposizione che le Terme debbano aprire entro il 20 luglio ma i problemi sono tanti e Iacobini (noto inesperto di termalismo e campione mondiale di lecchinismo) da vero parassita quale è non sa da che parte iniziare. Ad Acquappesa e a Guardia ha destato molto scalpore il problema fanghi termali, infatti molte persone e anche qualche consigliere comunale sono andati ad informarsi sulla loro maturazione. Appena saputo che il processo è iniziato da pochi giorni e visto che tutti sanno essere necessari almeno 6 mesi, in molti si sono chiesti: “Ma che Terme saranno senza fanghi?” e i più maliziosi “non è che ci molleranno fanghi non maturi?”…

Ricordate che comunque andrà sarà merda per tutti, per i lavoratori, per i pazienti, e per i calabresi (che pagano). Occhiuto/a purtroppo non vuole ascoltarmi, io gli voglio bene e lo avevo avvisato della macumba fatta dai lavoratori contro chi vuole distruggere le Terme Luigiane ma lui non ci crede e sono iniziate le sue rogne… Che non ricordo e non anticipo per non dargli vantaggi…

Concludo con la definizione medica del disturbo narcisistico, “un disturbo della personalità nel quale gli individui mostrano un senso grandioso di sè, mancanza di empatia e bisogno di ammirazione. Mostrano un’irragionevole aspettativa a trattamenti speciali da parte degli altri e al soddisfacimento immediato delle proprie aspettative. Spesso sono assorbiti da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati o di amore ideale…”.

Non capisco perché ma mi ricorda proprio qualcunoil contagio di questa patologia si diffonde più velocemente del Covid: il sindaco di Acquappesa Tripicchio (che si è giocato concessione e mutande per questo risultato), ormai si firma Alessandro Magno, dando ancora a bere ai cittadini che “nulla è impossibile per colui che osa”. Del servomuto sindaco guardiolo, non si hanno più notizie e vista la sua inutilità qualcuno pensa che quella che ogni tanto appare in giro sia una mummia con le sue sembianze, mummia preventivamente sottoposta ad un buon trattamento “anti-terme”. Più o meno quello che fanno ormai da anni con Silvio Berlusconi, l’indiscusso capo di tutta questa banda di parassiti sociali e leccaculo… 

Lettera firmata