Terza puntata: Strada (ari)smentisce il governo dei bugiardi

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 10-06-2018 Roma Politica Trasmissione tv "Mezz'ora in più" Nella foto Gino Strada Photo Roberto Monaldo / LaPresse 10-06-2018 Rome (Italy) Tv program "Mezz'ora in più" In the photo Gino Strada

Oramai è più che provato che ad ogni esternazione delle cosiddette fonti di governo corrisponde, sistematicamente, una smentita di Gino Strada. Siamo alla terza puntata della farsa messa in scena da questo governo che proprio non riesce a dire chiaramente ai calabresi prima, e agli italiani poi, che la sanità in Calabria è intoccabile. E nessuno può farci niente, neanche il governo riesce a scalzare la massomafia dalle sue consolidate posizioni di potere: la Calabria è di fatto una regione autonoma governata dalla masso- ‘ndrangheta. Questo oramai è sotto gli occhi di tutti. E il governo ha deciso di lasciare a loro tutto il potere.

Ancora una volta questo squallido governo mette in atto uno scellerato tentativo per delegittimare la venuta in Calabria di Gino Strada – uomo inviso ai poteri deviati massonici che hanno imposto al premier Conte un commissario docile e addomesticabile, cosa impossibile con Strada – facendo girare una falsa voce sulla non disponibilità del fondatore di Emergency a prendere in mano le sorti della sanità in Calabria. L’ultima spiaggia per gli imbroglioni del governo che non sanno più come giustificare la mancata nomina di Strada a commissario della sanità in Calabria. E puntuale è arrivata la smentita:

Leggo da un’agenzia di stampa che non sarei disponibile a fare il commissario in Calabria.
Ribadisco – perché evidentemente serve farlo ancora – che non ho ricevuto nessuna proposta formale e che comunicherò personalmente le mie decisioni attraverso i canali ufficiali se ci sarà qualcosa di reale e concreto da comunicare.
Mi sembra che la situazione sia già abbastanza difficile per i cittadini calabresi senza che diventi anche grottesca.
Gino Strada
Ora vedremo quale sarà la prossima scusa di questi imbroglioni che non solo non riescono a dire la verità ai calabresi, ma soprattutto non riescono a dire un secco NO agli amici degli amici.