The Guardian parla del Crotone e di Cosmi: “Ha restituito orgoglio”

Il prestigioso giornale inglese The Guardian si è occupato del Crotone, di Cosmi, di Simy e di Messias. Un lungo articolo di Nicky Bandini nel quale si ripercorre la carriere dell’allenatore perugino, ma che poi si sofferma sui numeri del Crotone da quando è arrivato Cosmi e su come il neo timoniere rossoblu abbia restituito orgoglio e voglia di lottare alla sua squadra. Eccone un estratto…

“Avrebbe dovuto essere il risultato più prevedibile del fine settimana. Il Napoli al quinto posto contro il Crotone, ultimo in classifica, due squadre separate da 42 punti in classifica e ancora più distanti tra loro. I Partenopei erano imbattuti da cinque partite e lottavano per un posto in Champions League, mentre gli avversari avevano perso 13 partite su 15 finora in questo anno solare.

Ma ogni bambino italiano sa guardare dentro le proprie uova di Pasqua per una sorpresa nascosta. “Il calcio non è fatto di fatti oggettivi”, ha insistito il tecnico del Crotone Serse Cosmi nella sua conferenza stampa pre-partita. “Se lo fosse, non avremmo alcuna possibilità.” Se lo fosse, forse, non avremmo Cosmi, il cui personaggio fuori misura ha avuto la tendenza a eclissare la sua performance in panchina.

Quando il Crotone lo ha assunto per sostituire Giovanni Stroppa a marzo, i media hanno sollevato la questione se potesse salvarli dalla retrocessione, presentandolo come qualcosa di più simile a un nostalgico atto di varietà.

Forse è inevitabile che, per molte persone, l’immagine di Cosmi sarà per sempre quella prima versione: congelata nel tempo. Ha trascorso quattro stagioni al Perugia e da allora non ha mai avuto un periodo così lungo con nessun club in quasi due decenni. Prima che il Crotone lo chiamasse questa primavera, aveva trascorso otto anni fuori dalla massima serie ed è stata una scelta sorprendente. Il Crotone era già a otto punti dalla salvezza, mentre Cosmi era a diversi anni di distanza dalla sua ultima salvezza.

Eppure Cosmi ha acceso una scintilla a Crotone. Dopo essere stato battuto 5-1 dall’Atalanta nella sua prima partita, si è ripreso con una spettacolare vittoria per 4-2 sul Torino. Il Crotone ha perso la partita successiva in casa della Lazio 3-2, ma è rimasto in parità fino all’84’. Una storia simile contro il Bologna, contro il quale ha condotto per 2-0 prima di cadere in un’altra sconfitta all’ultimo respiro.

Il Napoli avrebbe dovuto stare attento a prenderli alla leggera, anche se una partenza veloce sabato potrebbe averli cullati in un falso senso di sicurezza. Lorenzo Insigne ha aperto le marcature e poi ha messo in condizioni di segnare il compagno di squadra Victor Osimhen con un delizioso assist al volo. Il Crotone è rientrato in partita con un gol di Simy, ma la punizione di Dries Mertens porta il risultato sul 3-1 prima dell’intervallo.

Tre minuti dopo l’inizio del secondo tempo, Simy ha ricevuto palla dopo un colpo di testa di Junior Messias, usando brillantemente il suo il suo corpo per proteggere la palla da Kostas Manolas, ha colpito e messo alle spalle di Alex Meret. In un batter d’occhio, il punteggio è stato 3-3: Messias si è avventato sul tocco lento di Nikola Maksimovic e si è involato per battere il portiere.

L’entusiasmo di Cosmi per il talento del brasiliano è stato nei suoi commenti post-partita. Ha insistito sul fatto che Messias potesse giocare in qualsiasi squadra in Serie A, dicendo che era stato “onestamente sbalordito da questo giocatore”. Eppure Simy sembra essere stato influenzato in modo ancora più convinto dal cambio di allenatore, segnando otto gol in cinque partite, più che nelle sue precedenti 24 apparizioni in questa stagione.

A lungo deriso in Italia per i suoi lunghi arti e l’aspetto a volte goffo, Simy ha trovato la rete più spesso nel mese dal 3 marzo al 3 aprile rispetto a qualsiasi altro giocatore nei primi cinque campionati europei. È salito fino al quarto posto nelle classifiche di Serie A, al pari di Zlatan Ibrahimovic.

La trasformazione dell’attaccante è stata così straordinaria che il sito di calcio Ultimo Uomo si è sentito in dovere di pubblicare un pezzo prendendo le distanze dalle precedenti prese in giro. “Siamo entrati nel ‘periodo post-ironico’ di Simy”, ha scritto Daniele Manusia. “Un momento in cui dobbiamo iniziare a prenderlo sul serio.”

Ci sarà mai un capitolo del genere per l’allenatore che lo ha rinvigorito? Il Crotone alla fine ha perso ancora sabato, anche se ci è voluto un improbabile, e superbo, sinistro finale di D’Agostino (Di Lorenzo, ndr) per suggellare la sconfitta per 4-3. Il club calabrese resta ultimo in classifica a nove punti dalla salvezza, uno in più rispetto a quando è arrivato Cosmi.

La retrocessione, però, è sempre stato l’esito più probabile per un club con un salario pari a un quinto del Napoli; almeno ora stanno andando giù lottando. Una squadra che ha segnato meno di un gol a partita ne ha segnati 12 nelle ultime cinque, nonostante abbia affrontato tre squadre con aspirazioni alla Champions League.

Cosmi è cambiato negli ultimi 20 anni, come tendono a fare le persone. Sono finiti i cappellini da baseball e le camicie aderenti, e ha una figura più calma a bordo campo di quanto facesse prima, anche se qui stiamo parlando in termini relativi.

Il calcio per lui potrebbe non essere un gioco di fatti oggettivi, ma si ha l’impressione che l’esperienza soggettiva di allenare di nuovo a questo livello sia un’esperienza che sta godendo più che mai, anche se è probabile che sia di breve durata”. Fonte: CrotoneNews