Ti conosco, mascherina!

“Ti conosco, mascherina!” è un noto modo di dire usato generalmente in contesti scherzosi e dal significato piuttosto chiaro; con tale espressione, infatti, ci si rivolge a colei a a colui che pensa di ingannarci o nasconderci qualcosa per fargli sapere che, in realtà, a dispetto delle sue dissimulazioni, le sue intenzioni sono piuttosto chiare.
L’esclamazione viene altresì usata, sempre scherzosamente, con il significato di “non mi inganni, ti conosco molto bene”, “so benissimo qual è il tuo carattere” ed espressioni simili.
Un tempo, in epoca medievale, quando le feste in maschera erano molto frequenti, l’espressione non veniva utilizzata in modo figurato, bensì per annunciare a qualcuno che lo si era riconosciuto anche se aveva il volto coperto da una maschera. Di qui, probabilmente, ha avuto origine il suo utilizzo metaforico. “Ti conosco, mascherina!” è anche il titolo di un film del 1943 diretto da Eduardo de Filippo. Ed è anche il titolo di una canzone dei Litfiba, degli anni Novanta.

E’ evidente che il richiamo è tutto per la governatrice della Calabria, che ogni volta che apre la bocca finisce per farsi male… da sola. E l’ultima clamorosa gaffe l’ha fatta proprio per le mascherine, quelle antivirus non quelle di Carnevale, purtroppo. Prima si è “dimenticata” di avere obbligato i calabresi ad indossarle e ieri, per giustificarsi, in diretta tivù, ha detto che non può renderle obbligatorie perché altrimenti dovrebbe “regalarle”.… Tutta Italia ancora ride ma noi, che siamo calabresi, mai come adesso possiamo esclamare: “ti conosco, mascnerina!”