Ticket sanitario, si pagherà in base al reddito

Importanti novità in vista per il ticket sanitario che dovrebbero arrivare con la prossima legge di bilancio che sarà accompagnata da diversi provvedimenti, tra cui un disegno di legge che dovrebbe rivedere la disciplina del ticket e delle esenzioni per le prestazioni specialistiche e di diagnostica ambulatoriale.

Abbiamo deciso di collegare alla legge finanziaria un disegno di legge per il riordino della materia del ticket, la modalità di compartecipazione alla spesa sanitaria. Lo faremo con un criterio di progressività: oggi non conta se sei miliardario o in difficoltà economica. Al di là delle esenzioni si paga lo stesso e credo che si possa intervenire secondo il principio che chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno. Abbiamo deciso di affrontare con forza anche la questione del superticket, un balzello di 10 euro che non consente a troppi cittadini di accedere al Servizio sanitario nazionale. Abbiamo scritto per la prima volta che è sbagliato e che va superato e mi impegnerò perché avvenga nel più breve tempo possibileAbbiamo bisogno di più medici: ci riuniremo con le Regioni per sottoscrivere prima possibile il Patto per la salute, affrontando questo e altri temi come l’assistenza territoriale e le liste di attesa le cui conseguenze sono ancora troppo presenti nella vita delle persone”. Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Il sistema descritto dal ministro si basa su un intervento che segua ”il principio che chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno“. Saranno quindi le condizioni economiche reddituali a determinare il costo dei ticket, con l’obiettivo di rendere il sistema più omogeneo ed equo. Dovrebbe invece portare circa 500 euro in busta paga in più all’anno la riduzione del cuneo fiscale, annunciata dal governo. E’ quanto ha indicato ieri il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, intervenendo su Rai 3. Quindi circa 40 euro in più su base mensile. Finalizzata a incrementare il salario netto dei dipendenti, la misura riguarderà chi ha un reddito annuo sotto i 26mila euro lordi, dunque i beneficiari del bonus da 80 euro introdotto dal governo Renzi.