Tirocinanti, i problemi (con la Regione) non finiscono mai

Oggetto: 1000 Tirocini Uffici Giudiziari Calabria

Con comunicato del 12 maggio u.s., pubblicato sul portale istituzionale della Regione Calabria, sono stati resi noti gli uffici di destinazione assegnati ai 1000 tirocinanti ammessi in graduatoria.

(http://portale.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?4025)

Nel medesimo comunicato la Regione Calabria segnalava:“sono in via di definizione protocolli di intesa finalizzati all’individuazione di uffici di ulteriori istituzioni assimilate situati nella città capoluogo di provincia, dove assegnare i tirocinanti attualmente collocati presso sedi significativamente distanti dalla propria residenza.”

Proprio in relazione a questa segnalazione con il nostro ultimo comunicato, datato 16 maggio 2017, abbiamo dichiarato il mantenimento dello “stato d’allerta sindacale” e la riprogrammazione delle date in cui indire manifestazioni in piazza se lo stato di fermo circa l’avvio dei tirocini si fosse prolungato e le soluzioni da ricercare avessero tardato ad arrivare.

Sapevamo che gli uffici della Regione si stavano adoperando per risolvere queste disparità e come sindacato abbiamo confidato nel loro lavoro affinché le soluzioni fossero trovate al più presto.

Constatiamo, con rammarico, che sono trascorsi più di 15 giorni e ad oggi nessuna soluzione definitiva, in grado di poter finalmente dare avvio ai percorsi formativi, è stata comunicata dalla Regione Calabria.

Le maggiori difficoltà sembrano essere state riscontrate in merito alla distanza chilometrica dalla propria residenza agli uffici a cui sono stati assegnati molti tirocinanti.

Basta citare gli uffici di Oppido Mamertina (RC) Cinquefrondi (RC) e Filadelfia (VV) quali sedi significativamente distanti dalla propria residenza e alle quali sono attualmente collocati tirocinanti di Reggio Calabria, Catanzaro e Vibo Valentia.

In qualità di sindacato, interessato a tutelare tutti i tirocinanti coinvolti, ci permettiamo di suggerire quella che a nostro avviso potrebbe essere una possibile soluzione, vale a dire la sottoscrizione di un accordo tra Regione ed uffici giudiziari che, pur mantenendo come sede l’assegnazione originaria, preveda “il distacco”del tirocinante presso altro ufficio più consono in termini di distanza chilometrica dove poter svolgere il proprio percorso formativo.

Applicando anche ai tirocinanti l’istituto del distacco del lavoratore, così come previsto da apposita normativa sia nel settore privato (D.lgs. n. 276/2003) che per le pubbliche amministrazioni (D.lgs 30 marzo 2001 n. 165), i vantaggi sarebbero molteplici. Da una parte ne beneficerebbero i tirocinanti che sarebbero così riavvicinati alla propria residenza; dall’altra si avvantaggerebbero del loro apporto quegli uffici con sede nelle città capoluogo dove maggiormente si rilevano carichi di lavoro arretrato. Si risolverebbe altresì un altro aspetto ancora più importante, ossia la continuità formativa per coloro che hanno partecipato al bando col requisito della pregressa attività formativa negli uffici giudiziari. Ne sarebbero soddisfatti gli stessi dirigenti ed il personale dipendente di cancelleria se venissero assegnati agli stessi uffici i tirocinanti precedentemente lì già formati e con i quali hanno stabilito anche un buon rapporto di relazione.

Naturalmente tutto ciò nella assoluta osservanza della graduatoria definitiva e nel rispetto di quanto suggerito con nota ministeriale del 24/01/17 N.0014345 a firma del capo del dipartimento, Dott.Gioacchino Natoli, indirizzata ai Presidenti delle Corti di Appello ed ai Procuratori Generali della Repubblica di Reggio Calabria e Catanzaro e degli accordi intrapresi in occasione del tavolo tecnico tenutosi a Roma lo scorso 9 marzo.

In base a quanto espresso nella nota ministeriale, infatti, il numero massimo di ammessi a svolgere il periodo di tirocinio negli uffici giudiziari è stato autorizzato per 650 tirocinanti. Ne consegue che i rimanenti 350 troveranno collocazione negli uffici cosiddetti assimilati.

Considerato che ad ogni partecipante è stato attribuito un punto per ogni mese di formazione pregressa è logico aspettarsi che per quanto riguarda le assegnazioni degli uffici di destinazione siano state rispettate le posizioni in graduatoria in relazione alla collocazione nei medesimi uffici per gli aventi diritto.

Chiediamo pertanto che la cortese richiesta con cui il Capo Dipartimento Dott.Natoli ha chiuso la sua nota possa avere riscontro effettivo al fine di consentire allo stesso Ministero della Giustizia di poter seguire l’andamento ed i risultati delle progettualità messe in atto dagli uffici ed eventualmente intervenire con suggerimenti e soluzioni per il superamento della situazione di stallo in cui versa attualmente l’avvio dei tirocini.

Dal nostro canto, in qualità di sindacato, continueremo a vigilare e a renderci disponibili per eventuali confronti con le autorità preposte, ma ciò non toglie che saremo pronti a comunicare la data in cui verrà indetta la manifestazione in piazza, presso la Cittadella della Regione Calabria, se nei primissimi giorni del mese di giugno prossimo i tirocinanti non saranno ognuno al loro posto e la loro attività formativa non ancora avviata.

Il Segretario Generale CSE- FILAI 

Antonino Nasone