Tragedia alla funivia di Lorica: l’ingegnere Marcelli colpito da una cabina. Le indagini dei carabinieri

Col passare delle ore emergono maggiori particolari sulla tragedia di stamattina agli impianti di risalita di Lorica che è costata la vita all’ingegnere Alessandro Marcelli, 59 anni, responsabile delle strutture per conto delle Ferrovie della Calabria. Sembra che la sua tragica morte, avvenuta subito dopo l’apertura di questa mattina, sia stata provocata dal movimento anomalo di una cabina, che lo ha colpito e ne ha determinato una rovinosa caduta.

I carabinieri sono tuttora sul posto e indagano per capire quali sono state le cause dell’incidente. Non è certo la prima volta, purtroppo, che a Lorica avvengono tragedie del genere sul lavoro. Nel 2016 aveva perso la vita un operaio di 31 anni per il distacco di un cestello della seggiovia. Gli impianti erano stati sequestrati e soltanto un paio di anni dopo erano finiti i lavori e c’era stata una nuova inaugurazione, ma nonostante questo soltanto qualche giorno fa gli impianti di Lorica erano stati riaperti. E’ del tutto evidente, però, che non c’era sicurezza e il tragico incidente di stamattina purtroppo lo conferma.

Secondo una prima ricostruzione fatta sulla base delle dichiarazioni dei colleghi, Alessandro Marcelli è stato colpito ad una spalla da una cabina ed è caduto a terra venendo poi travolto da un’altra cabina. Sulla dinamica dell’incidente, comunque, i carabinieri hanno iniziato la visione dei filmati dell’impianto di video sorveglianza.

La procura della Repubblica di Cosenza intanto ha disposto il sequestro della cabinovia di Lorica. Il sequestro è stato disposto per consentire gli accertamenti tecnici necessari a ricostruire la dinamica dell’incidente. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Cosenza e della Stazione di Casali del Manco, il comune sul cui territorio si trova la stazione di arrivo e partenza della cabinovia di Lorica. La salma di Marcelli è stata posta a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà decidere sull’effettuazione dell’autopsia.

“È una vera e propria continua strage che colpisce drammaticamente tutto il mondo dei trasporti” dichiara la Filt Cgil nazionale e calabrese. La federazione dei trasporti della Cgil esprime “profondo cordoglio alla famiglia del lavoratore deceduto” e chiede “di fare chiarezza sulle dinamiche per risalire alle eventuali responsabilità di questa tragedia e per capire se ci sono state lacune nell’applicazione di tutte le misure necessarie sulla salute e sicurezza sul lavoro”.

Sulla pagina FB della struttura si legge: “Oggi purtroppo abbiamo perso il nostro pilastro… Siamo tristi e amareggiati per la perdita del caro ingegnere Marcelli… Gli impianti resteranno chiusi fino a data da destinarsi…”. Siamo piombati, in sostanza, nello stesso limbo di sei anni fa dopo la morte dell’operaio.

Ma la beffa per questa incredibile situazione la si raggiunge leggendo la “pubblicità” della Regione Calabria e delle Ferrovie della Calabria per invogliare la gente a venire a Lorica. La proponiamo senza commenti. Sarebbero superflui, vista la situazione. 

“… Raggiunto il piazzale della sciovia, in località Coppo di Cavaliere, a circa 3 Km. da Lorica, si arriva su Monte Botte Donato (mt.1.928), grazie alla nuovissima Cabinovia inaugurata il 12 marzo 2018, insieme anche alla seggiovia di Cavaliere di Lorica. Salendo con questi impianti, si ha la possibilità di ammirare in tutta la sua bellezza la valle del Lago Arvo e raggiunta la cima del Monte Botte Donato il panorama che si presenta agli occhi dei visitatori e sportivi ha veramente dell’incredibile.

Dall’alto si domina infatti tutto l’altopiano della Sila e i due laghi:Cecita e Arvo e, se la giornata di sole lo permette, è anche possibile vedere i due mari che circondano la Calabria lo Jonio ed il Tirreno nonchè, in lontananza, scorgere la cima del vulcano Etna, la costa siciliana e l’isola di Stromboli. Dalla cima di Botte Donato, dove esiste anche un rifugio per dissetarsi e rifocillarsi, si dipartono diverse piste da sci. Una che scende lungo il versante sud lunga 2,2 Km. e l’altra che scende lungo il versante nord lunga circa 800 mt., che, proprio per la sua esposizione, di solito rimane innevata fino alla fine di aprile/maggio…”.