Unical. Appello al rettore di studenti, docenti, ricercatori e lavoratori

Misure più radicali e concrete per assicurare il diritto allo studio e maggiore democrazia per coinvolgere tutta la comunità universitaria nelle decisioni sull’immediato futuro dell’ateneo. Queste in sintesi le richieste che un gruppo di studenti, docenti, ricercatori e lavoratori dell’Università della Calabria, riuniti in un’assemblea, ha indirizzato al rettore dell’Ateneo calabrese Nicola Leone, al Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, dopo uno dei periodi più difficili per il mondo accademico e per le famiglie calabresi causato dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. La richiesta più immediata è quella di accogliere una delegazione dell’assemblea al prossimo Senato Accademico per discutere le proposte avanzate nell’appello inviato in via ufficiale.

“È emerso che le disposizioni emanate dall’ultimo Senato Accademico non risultano del tutto soddisfacenti. Le misure messe in campo nell’ultimo periodo, seppur mosse dalle migliori intenzioni, non sono sufficienti per garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti, date le ingenti difficoltà che le famiglie calabresi stanno attraversando in questo periodo” – si legge nell’appello, che prosegue con i punti di proposta -: innalzamento della soglia della No Tax Area da 15.000€ a 23.000€ come primo passo verso un innalzamento progressivo della No Tax Area che porti all’abolizione totale delle tasse universitarie tramite una richiesta maggiore di fondi statali. Rispetto a questo punto – precisa la nota – l’assemblea accoglie positivamente la recente decisione del ministro Gaetano Manfredi di innalzare la soglia della No Tax Area a 20.000; rimborso dei servizi di mensa e alloggio di cui gli studenti idonei e beneficiari di borsa di studio non hanno usufruito nei mesi di lockdown; copertura di tutte le borse di studio per l’a.a. 2020/21, il che significa anche conferire agli idonei la giusta possibilità di vedersi attribuito un alloggio presso il nostro Ateneo; messa a disposizione, sull’amministrazione in chiaro, dei bilanci consuntivi d’ateneo mancanti; dare la possibilità a tutti gli studenti di usufruire dei mezzi tecnologici necessari, quali Pc o tablet e rete Wi-Fi di qualità, per sostenere gli esami e le sedute di laurea della sessione estiva, e garantirne l’utilizzo anche per il prossimo anno accademico; istituire una piattaforma d’ateneo per lo svolgimento della didattica e degli esami online; garanzia di ulteriori sessioni di laurea ed appelli d’esame per un minimo di 7 appelli l’anno; modifica dei criteri di attribuzione borse di studio per l’a.a. 2020/21, in particolare con l’inclusione dei CFU guadagnati negli appelli di settembre nel calcolo”.

“Chiediamo – prosegue l’appello – anche di progettare insieme una ripartenza, che avvenga attraverso le seguenti proposte: censire gli spazi abbandonati e quelli all’aperto per adempiere al meglio le direttive uscite dall’ultimo Senato Accademico e garantire veramente la didattica in presenza a tutti gli studenti che la vorranno; possibilità di attuare forme di cogestione degli spazi universitari che, attraverso un rapporto sinergico studenti-docenti, possano in futuro portare all’integrazione di lezioni autogestite con il convenzionale percorso accademico”.

“Garanzie sulla convocazione di un’assemblea del corpo accademico e di un’assemblea d’ateneo nel più breve tempo possibile – conclude la nota -, tutela della trasparenza istituzionale, facendo sì che le sedute degli organi di gestione dell’Ateneo siano completamente rese pubbliche e fruibili a tutta la comunità studentesca, garanzie certe per il reintegro dei 106 dipendenti de “La Cascina srl”, attualmente in cassa integrazione, nell’ottica più generale di una internalizzazione dei lavoratori dell’università. miglioramento dei collegamenti da/per il campus con garanzie su prezzi più accessibili per un trasporto pubblico di qualità, creazione di un servizio bibliotecario di prestito per manuali e altri testi necessari allo studio universitario, da inserire in una più generale proposta di finanziamento per il settore bibliotecario”.

L’appello è stato firmato da – Collettivo Progetto Azadì, LINK Unical, Fortunato Cacciatore (Professore DiSU), Elisabetta Della Corte (Ricercatrice DISPeS), Mariafrancesca D’Agostino (Ricercatrice DISPeS), Carmelo Buscema (Ricercatore DISPeS), Giuliana Commisso (Ricercatrice DISPeS), Paolo Caputo (Ricercatore DISPeS), Maria Laura Corradi (Ricercatrice DISPeS), Maria Luisa Fagiani (Ricercatrice DISPeS), Giuseppe Bornino (Docente), Antonio Campennì (Ricercatore DISPeS), Alessandra Corrado (Professoressa DISPeS), Giorgio Marcello (Ricercatore DISPeS), Giovanna Vingelli (Ricercatrice DISPeS), Gianfranco Tricanico (Dipendente La Cascina), Giovanni Tricanico (Dipendente La Cascina), Luca Tenuta (Dipendente La Cascina), Domenico Comandé (Dipendente La Cascina), Domenico Gerardi (Dipendente La Cascina), Antonio Falace (Dipendente La Cascina), Luigi Drago (Dipendente La Cascina), Enza Critelli (Dipendente La Cascina), Chiara Scalise (Dipendente La Cascina), Alda Fiore (Dipendente La Cascina), Maurizio Filippelli (Dipendente La Cascina), Antonino Filippelli (Dipendente La Cascina), Elena Alberto (Dipendente La Cascina).