Vicenza-Reggina, una lunga partita tutta da giocare

La settimana che è iniziata oggi sarà importante ma non definitiva per le sorti degli amaranto e quindi dei biancorossi. In questo ping pong di aspettative tra Nord e Sud, tra Vicenza e Reggio Calabria, non è ancora arrivato il momento della chiarezza nonostante tutto. Nonostante la Reggina abbia un proprietario, nonostante le rassicurazioni di Felice Saladini. Parlarne (e scriverne) è ammettere che chi tifa Lane è attaccato alla speranza di riammissione in serie B in un mors tua vita mea che senza ipocrisia fa parte della storia recente del mondo del calcio, con fallimenti, buchi di bilancio e crisi finanziarie post pandemia che hanno piegato il sistema pallone e sconvolto i campionati. Del resto per avere un calcio pulito e sostenibile c’è bisogno di società sostenibili. La Reggina merita la serie B guadagnata sul campo, di converso il Lane merita la C dopo un campionato disastroso. Ma ci sono conti da mettere in chiaro. Saladini non ha ancora detto se e quando verserà gli oltre 5 milioni che servono tra due giorni, l’accordo per la rateizzazione di 11 milioni con l’Agenzia delle Entrate non è ancora stato definito. E poi la Covisoc esaminerà un bilancio con un forte deficit. Solo attorno al 6 luglio, Reggina e Vicenza sapranno in che campionato giocheranno. Saranno due settimane di silenzi in casa Vicenza e ansia a Reggio in quella che sarà l’ultima partita salvezza di questo estenuante campionato. Vale la pena attendere un finale tutto da scrivere. Fonte: Il Giornale di Vicenza