Il comunicato di ieri pomeriggio del Comitato “Riapriamo Viale Mancini” ha fatto esplodere in tutta la sua inaudita gravità un altro caso legato all’assurda chiusura del viale. Il Comitato, pertanto, ieri ha fatto sapere a tutti i cosentini cosa sta accadendo ad una importante struttura sanitaria come il Biolife, che ha la sua sede proprio sul viale e rappresenta un caso-limite, esattamente come quello della stazione di servizio IP della signora Milena Gabriele.
La struttura sanitaria denominata BÃolife, accreditata dal servizio sanitario nazionale, ogni giorno, eroga servizi e prestazioni mediche per centinaia di pazienti provenienti da Cosenza e territori limitrofi. Inoltre, nell’azienda prestano attività lavorativa 60 operatori del settore; quindi, si tratta di una realtà economica che andrebbe tutelata e valorizzata dagli enti preposti e invece niente di niente.
La struttura in questione, senza una viabilità di accesso alternativa, rischia di chiudere. In un recente passato si è rivolta anche al prefetto nella persona della dottoressa Galeone, ma il sindaco si arroga, persino, il diritto di non ottemperare alle indicazioni promananti dall’Autorità amministrativa territoriale ovvero il Tar Calabria. E ha un conflitto di interessi grande quanto la sua boria, dal momento che il cazzaro in combutta col fratello e con Potestio gestisce un centro di sanità privata a Rossano, che ha tutto l’interesse di “eliminare” dal mercato un pericoloso concorrente.
Ma c’è di più. Anche lo stabile che ospita la struttura sanitaria, dove vivono 120 famiglie, ha ricevuto prescrizioni precise dai parte dei vigili del fuoco per la mancata realizzazione di vie di accesso e di fuga, tanto che, oggi, i residenti rischiano di perdere l’agibilità delle proprie abitazioni. Siamo realmente alla follia!