Noi lo avevamo avvisato… ma evidentemente qualcuno l’ha convinto a non dare credito alla storia della macumba lanciata dagli Occhiuto/Santelli contro di lui, e di non seguire il nostro consiglio di adottare le giuste contromisure per neutralizzarla perché determinate “astrazioni dalla razionalità” sono prerogative che appartengono solo agli ignoranti, agli zoticoni e ai tanti stregoni del sud che pensano ancora che le malattie si possano curare con formule, riti, filtri, e pozioni magiche; logiche che non appartengono certo a personaggi dallo spessore culturale come quello di zio Silvio, che conosce bene il progresso della scienza, e a loro si affida. Che figura avrebbe fatto con i medici del San Raffaele se a loro avesse preferito una fattucchiera? Un argomento che ha convinto zio Silvio a non prendere in considerazione il nostro spassionato consiglio. Noi glielo avevamo detto di non sottovalutare la potenza del “picciu” degli Occhiuto/Santelli. E infatti i guai sono arrivati e il peggio deve ancora venire. Ed è questo quello che noi vogliamo scongiurare.
Partiamo dal fatto che ognuno è libero di pensarla come vuole rispetto al sovrannaturale, c’è chi ci crede e chi no. Ma un dato oggettivo rimane: zio Silvio dopo la macumba di Fra’ Gaudenzio al secolo Roberto Occhiuto, e le varie magarie di Jolanda l’educanda (Jole Santelli) sollecitate dalla Carfagna, dove invocano la prematura scomparsa di zio Silvio per poterne prendere il posto, Berlusconi è finito di nuovo in ospedale. Segno evidente che “u picciu di Occhiutu e cchiù forti du terremutu”.
Era stata la stessa Santelli a rassicurarci, dopo l’ultimo ricovero di una decina di giorni fa, sulle buone condizioni di salute di zio Silvio, annunciando in un commento su FB il suo impegno in prima persona nell’imminente campagna elettorale per le Europee; non sono passati neanche tre giorni dal suo annuncio che zio Silvio è finito di nuovo in ospedale. Coincidenza, fato, sorte, caso, destino, per noi niente di tutto questo, da noi queste strane coincidenze si traducono in una sola parola: tiraggiu. Che vuol dire formulare un rito che all’apparenza è positivo, ma che in realtà evoca, sottobanco, il male per il malcapitato a cui è indirizzato, in questo caso è stata evocata la prematura dipartita di zio Silvio (ottu e novi fora maluacchiu). E u picciu, come tutti potete vedere, ha iniziato ad “attecchire”. Più scientifico di così si muore (scusate la battuta).
Lo ripetiamo per il bene di zio Silvio: è meglio fare la figura dell’ignorante e campare fino a cent’anni, piuttosto che apparire scienziati e non arrivare alla prossima settimana (sempri ottu e novi fora maluacchiu). Perciò riformuliamo la nostra piena disponibilità a contattare persona capace di praticare l’arte medica “du sfascinu” a zio Silvio, l’unica “medicina” oggi in grado di contrastare il potente picciu degli Occhiuto/Santelli. Il tutto, ovviamente, a titolo gratuito, perché siamo veramente preoccupati per la salute di zio Silvio che vogliamo vedere in piena salute e pimpante in questa campagna elettorale. Del resto tentar non nuoce, e poi: cchiù scuru da menzanotti (l’ora delle fattucchiere) un sì po’ fa.
P.S. restiamo in attesa di un vostro contatto, e pronti alla partenza per raggiungere zio Silvio in qualsiasi momento della giornata.