La mia avventura in Avis Rende inizia ormai quasi 3 anni fa. La donazione è un atto che arricchisce anima e cuore, un atto importante. Le persone che si occupano dell’Avis Rende Maria Capizzano sono persone gentili e dall’animo nobile, ogni giornata di donazione è come ritrovarsi con amici che si conoscono da sempre. Nell’attesa si scambiano due chiacchiere e proprio in quella occasione che il presidente e gli altri hanno più volte ribadito il loro rammarico nel non avere una sede fisica ma di dover sempre ricorrere all’auto emoteca, di dover sempre chiedere a supermercati, bar e parrocchie di poter utilizzare i loro locali per l’accoglienza del donatore. Ma perché una città ormai popolosa come Rende non ha una sede Avis?
L’Avis Maria Capizzano nasce nel 2014 e ben presto ha ricevuto tantissimi consensi da parte dei cittadini, aumentando sempre di più il numero dei donatori abituali. Ma quando si è richiesta la concessione di locali di proprietà del Comune per dar vita alla sede Avis dall’amministrazione comunale si sono visti rimbalzare da ufficio in ufficio, di anno in anno. In una particolare occasione, mi raccontano, hanno richiesto al Sindaco i locali dell’attuale centro sociale di Saporito e si sono sentiti dire: eh, ma per quello ci ha già fatto richiesta “Il Club del Fumetto”.
E così che magicamente, ad 8 giorni dalle elezioni comunali, sono stato invitato alla cerimonia di consegna dei locali. Il Sindaco Manna ha utilizzato ancora una volta, in questa campagna elettorale, la sua bacchetta magica ed ha fatto apparire un sede adatta ai requisiti Avis. Noi donatori intanto continueremo a donare nell’auto emoteca considerando che i lavori di adeguamento non sono ancora iniziati e il Sindaco Manna si conquista ancora una volta il primato per le inaugurazioni fantasma.
Lettera Firmata