Calabria 2019, l’ultimatum di zio Silvio: “O con Forza Italia o con Occhiuto”

L’armata Brancaleone messa in piedi da Jolanda l’educanda e Fra’ Gaudenzio, a sostegno della candidatura a presidente della Regione Calabria del cazzaro, presentata in quel di Lamezia, inizia a frantumarsi. I pochi che hanno partecipato alla convention di Occhiuto (quasi un migliaio di persone) hanno capito che la musica è cambiata e che non è più quel cavallo sicuro su cui puntare. E già questo la dice lunga sulla qualità dei partecipanti alla convention.

Tra i primi a mollarlo Sergio Abramo e Francesco Cannizzaro e il senatore Siclari che ben si è guardato dal partecipare alla convention di Lamezia. In particolare Abramo e Cannizzaro, all’indomani degli avvisi di garanzia ricevuti da cazzaro, hanno avviato con Tajani e il Cavaliere una seria discussione su come uscire dall’impasse in cui la Jolanda ha ficcato Forza Italia in Calabria. Zio Silvio ha chiesto personalmente a Cannizzaro di adoperarsi, insieme ad Abramo, a ricompattare Forza Italia per evitare una spaccatura del partito alle prossime regionali in Calabria. Una richiesta che prevede una sola mossa: mollare Occhiuto e ritornare al tavolo del centrodestra per discutere sul nome del candidato unitario. Un atto necessario per la sopravvivenza di Forza Italia, nonché una richiesta di zio Silvio che i due non hanno potuto rifiutare.

Una direttiva, questa, che zio Silvio ha fatto arrivare a tutti i forzisti calabresi compresi i Tallini e Mangialavori: o con Forza Italia o con Occhiuto. C’è da scommetterci che dopo l’annunciato disastro elettorale che di sicuro travolgerà Forza Italia alle Europee, la dichiarazione di abbandono di Tallini e Mangialavori non tarderà ad arrivare.

Resta poco ad Occhiuto delle annunciate liste a Lamezia.
Tra questi il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo con la lista “Consenso Civico”. Dopo il salto della quaglia sarà difficile per l’ex piddino portare voti a questa lista di transfughi. Poi c’è Maria Mena Arbitrio, con la lista “Officina del Sud”. Francamente parlando: quanti voti può portare una lista così: ma chi la conosce questa Maria Mena? Per non parlare della lista di Eugenio Madeo “Mario Occhiuto presidente”, roba che non lo vota neanche il suo condominio.

Su tutti spicca però la lista di Eva Catizone “Calabria Creativa”. Per darvi una idea dell’inutilità di questa lista vi ricordiamo che l’ultima volta che Evelina la patatina si è misurata con l’elettorato ha totalizzato in tutta la Calabria la bellezza di 200 voti.

E per finire due liste guidate da due dinosauri politici che se non hai 93 anni fai fatica a sapere chi sono: Gianluca Tassone, figlio di Mario, per la lista Nuovo Cdu e Franco Talarico per la lista Calabria Udc. Due liste che in termini di consenso valgono veramente poco.
L’unico pacchetto di voti su cui Occhiuto può contare è quello del fratello (che ricordiamolo è stato trombato il 4 marzo, totalizzando quasi 4000 preferenze) e di Jolanda. Roba che non arriva, raschiando il barile, al 2% in totale.
Occhiuto non ha nessuna speranza di “fare risultato”. Anche se continua a dire che lui andrà avanti lo stesso, ma non certo per ragioni politiche, come tutti abbiamo capito, piuttosto per dotarsi di un minimo di copertura politica in vista dei nuovi guai giudiziari che stanno per arrivare.