Corigliano-Rossano 2019, quel gesto che fa andare in bestia il generale furioso

Il generale Graziano è sempre più nervoso in queste ultime caldissime ore di campagna elettorale che ci dividono dal voto a Corigliano-Rossano del 26 maggio. Non regge il confronto con i suoi avversari Gino Promenzio e Flavio Stasi, non controlla più le sue liste, nelle quali ormai dilaga il voto disgiunto e inizia a fare collezione di denunce… Dopo aver denunciato il povero Giorgio Luzzi (sostenitore di Gino Promenzio), che non aveva neanche scritto il suo nome in un articolo sul cinismo e l’onestà (gli aveva dato fastidio la foto che Iacchite’ aveva inserito a corredo dell’articolo, sic!), il generale si ripete e ha reso noto di aver presentato un’altra querela contro un altro candidato della coalizione di Gino Promenzio.

Il graduato prestato alla politica, in particolare, ha presentato, presso la caserma dei carabinieri di Rossano Scalo, una querela per diffamazione nei confronti di Gianfranco Costa, anche lui candidato al consiglio comunale nella coalizione “Civico e Popolare per Gino Promenzio”, in relazione ad alcune dichiarazioni pronunciate durante un pubblico comizio domenica sera a Rossano Scalo.

Ma cosa avrebbe detto di così scandaloso questo ragazzo per provocare l’ira funesta del generale che rischia di passare alla storia come il “trombato” eccellente della politica calabrese? Il ragazzo ha ricordato una frase di Graziano all’epoca del recente referendum che ha sancito la fusione delle città di Corigliano e Rossano. In particolare, disse che chi aveva votato per il no doveva andare via dal paese. Gianfranco Costa era per il no e gli ha risposto – legittimamente – che è lui che se ne deve andare e dopo il 26 se ne andrà via perché… – ha detto Costa – lo porteranno via… E a questo punto ha fatto il segno delle manette con le braccia e con le mani… Alla Josè Mourinho ai tempi belli dell’Inter del triplete, tanto per intenderci.

Che dire? Il generale non deve attraversare un bel momento e il fatto che non regga i confronti e denunci anche i ragazzini che lo prendono per il culo la dice lunga sulla sua situazione mentale. Si curi, generale, e lasci stare la politica: non ha la stoffa, come ormai dicono tutti tra Corigliano e Rossano.