Nonostante lo starnazzare fastidioso e continuo, nonostante tutta la macchina comunale sia stata messa al suo servizio e nonostante le inaugurazioni farlocche a tavoletta, il quaquaraquà della politica cosentina, al secolo Marcello Manna, avvocato dei poteri forti, sarà costretto al ballottaggio contro un Sandro Principe in gran rimonta e che, al secondo turno, avrà molte più chance per accordi e apparentamenti, visto e considerato che in questo primo turno ha corso da solo.
Una sonora batosta per i “padroni” di Manna, dalla sorella di Ariosto Artese al “pistolero” Pino Munno, dalla regina della trasversalità, Barbara Blasi in Canonaco, cognata della grillina (per i caggi…) Laura Ferrara ai forzisti da quattro soldi come Eugenio Aceto e Carmine Manna per finire al “traditore” Rausa, al re dei voltagabbana Franchino De Rango e, dulcis in fundo, a Palla Palla, Capu i Liuni e Madame Fifì, che hanno apertamente supportato questa nullità senza riuscire a portare a termine progetti e accordi inconfessabili. Al secondo turno, come abbiamo già spiegato e come torneremo a spiegare, Manna non ha davvero nessuna possibilità di battere Sandro Principe, che ieri ha superato lo scoglio più grande e adesso si prepara a scacciare via questa fastidiosa anatra prestata alla politica.
Al momento, questa è la situazione che appare sul sito del Ministero dell’Interno.