Corigliano-Rossano, Ecoross: la vergogna del bando ritirato

A Corigliano-Rossano la tensione si taglia a fette perché tutti vogliono sapere se si arriverà alla “follia” di assegnare di nuovo l’appalto dei rifiuti ai fratelli Pulignano. A dire il vero, ormai, tutto dipende più… dalla procura di Castrovillari che da altri, visto che tutti stanno ancora attendendo l’esito delle indagini sul gravissimo disastro ambientale della discarica di Scala Coeli. E nessuno – ma proprio nessuno – crede alle menzogne dei fratelli Pulignano che asseriscono che è “tuttapposto”…

Il sistema di potere che ha voluto la fusione nel 2018 è imploso, nel senso che si è spaccato in maniera verticale e un giovane movimentista, Flavio Stasi, si è reso credibile agli occhi della gente, che l’ha votato in massa nel 2019. Insieme a tutti quelli che all’interno del sistema non condividevano la sua scelta. Uno scenario da “rivoluzione” con il generale designato impazzito di rabbia perché ha capito – con colpevole ritardo – quanto stava accadendo dopo essersi cullato sugli allori di non si capisce quale forza, credibilità e carisma. Adesso è inutile alzare polveroni, la gente non è fessa, come ormai si dice in ogni quartiere, in ogni strada e in ogni contrada di Corigliano-Rossano. Chiaramente in questi 4 anni di potere anche Stasi ha fatto errori, è stato tenuto per le palle da qualcuno e ha ceduto a compromessi ma sulle questioni ambientali non deve e non può sbagliare. 

La gente deve sapere, deve essere informata, perché solo attraverso la conoscenza capisce come funziona il sistema del potere corrotto. Da stamattina abbiamo riaperto il filone della gestione dei rifiuti trattando dell’irresistibile ascesa della Ecoross e dei fratelli Pulignano. Il movimento Terra e Popolo da anni svolge lavoro d’inchiesta su queste tematiche e allora torniamo indietro nel tempo, al 2014, quando già erano chiarissime le manovre di potere tra i comuni di Corigliano e Rossano e la Ecoross, perno centrale del sistema di potere. All’epoca il sindaco era Antoniotti, prima acerrimo “nemico” e poi alleato del generale. Perché una città senza memoria è una città senza futuro. 

CORIGLIANO-ROSSANO, ECOROSS: LA VERGOGNA DEL BANDO RITIRATO 

Diciamo la verità: lo abbiamo sospettato fin dall’inizio ma ora abbiamo le prove. Partiamo da un presupposto: le percentuali della differenziata fissate dal nuovo bando (65%) non sono state una scelta del Comune, ma sono imposte dalla normativa europea. Il più importante strumento nelle mani dell’amministrazione comunale in tema di raccolta di rifiuti, in verità, è la quantità di denaro che l’azienda responsabile non riceverebbe per ogni punto percentuale di raccolta differenziata “mancata” rispetto agli obiettivi imposti.

Nella video-inchiesta con cui abbiamo denunciato l’indecente ritiro del bando che imponeva il porta a porta su tutto il territorio, avevamo già sottolineato la “strana” mancata pubblicazione degli allegati del nuovo bando, quella che – propaganda ossessiva a parte – costringeva la nostra città ad altri 5 anni di raccolta medievale. Guarda caso negli allegati non pubblicati sono comprese proprio le penali.

A seguito di una lunga contesa ancora in corso con il Comune per ottenere gli atti della gara, atti che devono essere resi interamente pubblici perché riguardano l’interesse dei cittadini, abbiamo appreso che alcune aziende avevano sottolineato che le penali del primo bando, quello puntualmente ritirato, erano troppo alte, oltre a prevedere che non avrebbero mai raggiunto il 50% di raccolta differenziata.

Ora finalmente siamo riusciti ad ottenere gli allegati del bando di gara e, seppure ci aspettavamo un ribasso, non volevamo credere ai nostri occhi. Le penali per ogni punto di raccolta differenziata mancata sono passate da 8.000 euro a 800 euro. No, non abbiamo dimenticato uno zero… Cosa significa? La percentuale prevista di raccolta differenziata per il prossimo anno è del 65%. Se l’azienda raggiungesse “solo” il 50%, con le penali previste dal primo bando di gara, avrebbe dovuto pagare 280.000 euro. Invece, grazie al bando vergognosamente rimodulato, ne pagherà soltanto 28.000…

Riepilogando: il Comune aveva emesso a Luglio 2013 un bando per la raccolta rifiuti che prevedeva il porta a porta obbligatorio su tutto il territorio, il verde pubblico, la pulizia dei torrenti, penali per la differenziata pari a 8.000 euro per punto mancato e sarebbe costato a noi cittadini 16,8 milioni. Evidentemente a qualcuno non andava bene, così l’amministrazione comunale lo ha ritirato e ne ha emanato uno nuovo che non impone il porta a porta, non prevede il verde pubblico che sarà assegnato con altro bando (altri soldi…), non prevede la pulizia dei torrenti che sarà pagata a parte, prevede penali ridicole che incentivano l’azienda a non fare la differenziata e ci costerà 18,2 milioni di euro, cioè quasi un milione e mezzo di euro in più. Un capolavoro, l’ennesimo capolavoro della giunta Antoniotti.

Non è più tempo di regali e di sprechi. Noi, e crediamo l’intero territorio, vogliamo il porta a porta, il riciclo ed il riutilizzo, cioè un ciclo dei rifiuti che, come dimostrato da migliaia di esperienze in tutta Italia, crea posti di lavoro in più, abbatte le tasse, tutela l’ambiente e rende la città più bella e vivibile. Servono amministratori con il coraggio di toccare i sacri interessi che si celano dietro i rifiuti nostrani, per questo continuiamo a lavorare per il rinnovamento radicale di una classe dirigente mediocre, disastrosa, ridicola.

Movimento TERRA e POPOLO