‘Ndrangheta in Emilia, i nomi di tutti gli arrestati nell’operazione Grimilde

La polizia ha eseguito 16 arresti nei confronti di presunti appartenenti alle cosche che da tempo operano in Emilia Romagna e che sono storicamente legate ai Grande Aracri di Cutro. Dei 16 arrestati 13 sono in carcere e 3 ai domiciliari. I provvedimenti dell’operazione “Grimilde” sono stati emessi dal gip di Bologna Alberto Ziroldi su richiesta della Dda nel corso di un blitz avvenuto in nottata. Ci sono anche 64 indagati e sono state fatte un una settantina di perquisizioni in tutta Italia nei confronti di soggetti che, pur non essendo destinatari della misura cautelare, sono comunque risultati collegati alla cosca. Sono un centinaio le intercettazioni telefoniche disposte, per circa 200mila ore di conversazioni trascritte e visionate.

Le indagini nei confronti dei presunti appartenenti alle famiglie di ‘ndrangheta sono state coordinate dal Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia e condotte dagli uomini della Squadra mobile di Bologna in collaborazione con quelle di Parma, Reggio Emilia e Piacenza.

Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione di stampo mafiosoestorsione, tentata estorsionetrasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, danneggiamento e truffa aggravata. Per eseguire le misure cautelari, in diverse città dell’ Emilia Romagna, sono impegnati oltre 300 agenti.

In cella sono finiti: Giuseppe Strangio, Pascal Varano, Giuseppe Lazzarini, Antonio Muto, Francesco Grande Aracri, Salvatore Grande Aracri, Paolo Grande Aracri, Giuseppe Caruso, Albino Caruso, Claudio Bologna, Leonardo Villirillo, Francesco Muto, Domenico Spagnolo.

Ai domiciliari, invece: Gregorio Barberio, Manuel Conte, Davide Gaspari.

I beni sequestrati

Nell’ambito della stessa operazione è in corso di esecuzione un decreto di sequestro preventivo di beni emesso dalla Dda di Bologna nei confronti dei principali appartenenti al gruppo criminale riguardante società, beni mobili ed immobili, conti correnti. Tra questi, alcune villette e una pizzeria a Brescello.