Europee 2019, Sofo non ci sta e presenta ricorso al Tar del Lazio

Sofo non ci sta

Vincenzo Sofo ha deciso di proporre tramite i suoi legali di fiducia, avvocati Giovanni Spataro, Emilio Greco e Franceschina Bufano, ricorso al TAR del Lazio al fine di ottenere l’accertamento e la declaratoria del diritto ad occupare uno dei 73 seggi del Parlamento Europeo spettante all’Italia in relazione ai quali è previsto l’immediato insediamento dei parlamentari eletti.

Vincenzo Sofo alle scorse elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo ha ottenuto una importante affermazione con quasi 33 mila preferenze. Ciononostante l’ufficio elettorale centrale presso la Corte di Cassazione ha ritenuto che lo stesso debba insediarsi solo dopo che il recesso del Regno Unito dall’Unione Europea sarà divenuto giuridicamente efficace. In buona sostanza il ricorrente si è ritrovato ad essere al momento “congelato” e a subire gli effetti negativi della cosiddetta Brexit.

Vincenzo Sofo è uno dei teorici del Sovranismo, promotore di quella destra identitaria tanto cara a Fabrizio Fratus. Ritenuto uno dei pupilli di Matteo Salvini, che ha voluto fortemente la sua candidatura al Sud. È considerato uno degli artefici della svolta sovranista della Lega. Classe 1986, milanese, figlio di calabresi di Bovalino, è famoso anche per essere il fondatore del blog “Il talebano: come si fa una destra”. Dunque una delle voci giovanili più autorevoli della Lega, protagonista della “nouvelle vague” di un nuovo progetto culturale della destra sociale.

Gli avvocati Spataro, Greco e Bufano, pertanto, nel contestare l’anzidetta errata collocazione del loro assistito tra quelli congelati dalla “Brexit”, censurano l’operato dell’organismo centrale che ha erroneamente sottratto alla lista “LEGA SALVINI PREMIER” – il seggio assegnato nella Circoscrizione IV-Italia Meridionale al dott. Sofo, mentre alla stregua della normativa di riferimento andava congelato il seggio della Lega attribuito nella Circoscrizione III- Italia Centrale al dott. Matteo Adinolfi. Decisione questa che evidenzia numerose falle ed elementi di forte perplessità. Conclusivamente, i legali di Sofo nel ricorso, sostengono il diritto di quest’ultimo ad occupare immediatamente uno dei 73 seggi del Parlamento europeo spettante all’Italia. L’udienza di discussione è fissata davanti al TAR del Lazio per il prossimo 15 ottobre.