Reggio, cosa nasconde il fondale antistante il lungomare?

Reggio Calabria. Cosa nasconde il fondale marino antistante la statua della Dea Athena, all’altezza dell’Arena Ciccio Franco? Sono in tanti a chiederselo alla luce del via vai che da ieri continua a registrarsi in questo specchio di mare, teatro di un’operazione al momento top secret che vede impegnati i sommozzatori del nucleo Carabinieri Subacquei e del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale. Operazioni che, sembra, proseguiranno anche nella giornata di venerdì.

E intanto cresce l’interesse attorno a questo “strano” movimento. Non fosse altro perché a disporre questa attività è stata la sovrintendenza per i beni archeologici che ha chiesto il supporto dei Carabinieri per effettuare la ricognizione dei fondali.
Per il momento, tuttavia e come detto, bocche cucite e massimo riserbo, non solo da parte dei militari dell’arma, ma anche dei responsabili del Ministero dei Beni Culturali. In attesa che fra qualche giorno si possa sapere qualcosa in più o venire a conoscenza di chissà quale sensazionale scoperta. Fonte: ReggioTv AGGIORNAMENTO – NEL FONDALE DEL LUNGOMARE C’E’ UN ANTICO RELITTO DI NAVE GRECA?

Reggio Calabria. Un antico relitto forse di epoca greca con il suo carico di anfore. Potrebbe essere questa la risposta al quesito che ieri ci siamo posti: “cosa nasconde il fondale marino antistante la statua della Dea Athena?”.
Il relitto si troverebbe in fondo al mare ad una profondità di circa 50 metri. La datazione della nave, così come i motivi del suo affondamento, sarebbero ancora al centro delle valutazioni degli esperti.
L’ultima parola, tuttavia – quella ufficiale della sovrintendenza che ha disposto le operazioni – dovrebbe giungere solo nei prossimi giorni, non è escluso entro l’inizio della prossima settimana. Già lunedì potrebbero essere svelati gli esiti delle ricerche condotte con l’ausilio dei carabinieri Subacquei e del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale che anche oggi hanno scandagliato in lungo e in largo il fondale.
E mentre cresce l’attesa per conoscere gli esiti di questa prima fase di ricerche, il fatto stesso che lo specchio d’acqua interessato sia stato inibito alla navigazione e alle immersioni subacquee e a ogni tipo di attività marinara, lascia presupporre che si possa trattare davvero di qualcosa di molto importante. Una scoperta sensazionale, destinata a riscrivere la storia dell’archeologia subacquea e dell’antica Reggio?  Fonte: ReggioTv