Negli ultimi anni al progressivo degrado sociale e all’assenza totale di lavoro, cause che hanno accelerato uno spopolamento senza precedenti del paese di Fuscaldo, si è aggiunto un deterioramento ambientale ormai tangibile in ogni luogo, dal mare su cui galleggia, fissa, una striscia di liquame fognario, peraltro senza alcuna segnalazione circa il serio pericolo per la salute dei bagnanti, a rifiuti di ogni genere che si trovano lungo i margini delle strade.
Tra essi anche rifiuti altamente tossici e cancerogeni quale l’amianto, il cui pericolo per la sanità pubblica è ormai noto a tutti. Come mostrano le due foto allegate, lastre di amianto miste ad altri rifiuti urbani abbandonati da mesi, sono visibili lungo la strada che collega Fuscaldo alla frazione di Pesco. Il punto in cui tali rifiuti giacciono, senza alcuna considerazione anche da parte degli organismi comunali preposti alla tutela della Salute Pubblica, è vicino ad un torrente e dunque il rischio di infiltrazione nelle falde freatiche aggrava il pericolo di ordine sanitario.
Tutto ciò, mentre gli amministratori comunali, sordi a qualsiasi tema di qualche rilevanza sociale e men che meno di decoro del paese e alla tutela della Salute dei cittadini, appaiono unicamente affaccendati all’allestimento di sagre di alici o polpette riproposte in un copione immutabile, becero e stucchevole, in queste due settimane ferragostane, durante i quali gli stessi autocelebrano l’oblio dai reali bisogni della Comunità, in una sorta di incomprensibile stordimento collettivo e fuga dal dovere civico.
Lettera firmata