Lettere a Iacchite’: “Rende Calcio, la ragioniera proprietaria e le tre ipotesi di reato”

Buongiorno,

alle ultime elezioni comunali di Rende, nella coalizione guidata dall’avvocato Manna Marcello, nelle file dei candidati era presente la proprietaria del Rende Calcio (avendone rilevato il 100% delle quote attraverso una società Dueffe, della quale risulta titolare), guarda caso destinatario di concessioni di 99 (!!!) anni, per il Lorenzon e di 5 anni per l’Azzurra (quest’ultima poi… abortita), che si chiama Assunta Tallarico da San Pietro in Guarano (Cosenza).

Prima ipotesi di reato: voto di scambio. Tu porti voti a me e io firmo le concessioni a te…

Leggendo il curriculum vitae della signora Assunta Tallarico si legge:

nata il 14.08.1979

esperienza lavorativa 1998/2007: commessa presso rivendita abiti da sposa

esperienza lavorativa 2008/ad oggi o meglio alla data di presentazione delle candidature al Comune di Rende: ragioniera e responsabile della contabilità presso stazione di servizio Eni Quattromiglia di Rende…

Una ragioniera proprietaria del Rende Calcio, che per hobby tiene i conti al suo amministratore unico con poteri speciali, tale Coscarella Fabio.

Infatti il proprietario della stazione di servizio è:

AGIP – STAZIONE DI SERVIZIO Coscarella S.n.c. di Coscarella Fabio Snc, Via Volta Alessandro –  87036  Rende  (CS)

Oggi fare il prestanome (di solito vecchio parente, un nullatenente, a volte anche un immigrato, ma anche segretarie compiacenti…) non è reato di per se, a meno che non si dimostri che il prestanome serva per evadere il fisco… E siamo in presenza di una seconda ipotesi di reato….
Terza ipotesi di reato: è vero che per rifare il Lorenzon sarebbero stati utilizzati fondi pubblici, e che sarebbero sempre gestiti dalla società Rende Calcio srl, che non si capisce ancora bene di chi è, dopo tutti ‘sti traffici con la Dueffe?

In tutto questo l’ormai ex sindaco, ex avvocato, ex Presidente ATO, ex Presidente Rifiuti, ex assessore all’Urbanistica, mazzettaro di professione eccetera eccetera cosa dice? E’ all’oscuro di tutto? Abbiamo capito che alla fine è stato tutto ritirato e che la successiva causa di Coscarella è finita in… barzelletta. Ma come si fa a non ricordare queste situazioni al limite del tragicomico? E Mazzetta ha anche il “coraggio” di accusare di miseria umana chi gli ha cantato la pampina… Povera Rende nostra!

Lettera firmata