Ormai è chiaro. Mario Occhiuto è intenzionato a chiudere Cosenza. Ne vuole fare una città di soli vecchi e di vagabondi. Una città senza sbocchi e senza interessi. Non si può giudicare altrimenti il suo comportamento distruttivo.
Oltretutto, Cosenza è un paese, non una città perché non ne ha le caratteristiche. Per cui una persona intelligente e con le idee chiare avrebbe agito di conseguenza. L’ostinazione di questo signore che siede sulla poltrona di sindaco è a dir poco provocatoria.
Ha chiuso piazze e strade creando una circolazione caotica e si appresta a dare a Cosenza la mazzata finale con la chiusura di Piazza Europa e con quella di Piazza Riforma.
Ora, considerato che il cosentino non reagisce e accetta passivamente l’azione disfattista di costui, devo rivolgermi alla Soprintendenza ai beni culturali o a chi di dovere, affinché fermi questo narcisista senza scrupoli, in tempo.
In cinque anni non ha combinato nulla. Ha scritto una lettera, per chiedere la riconferma come primo cittadino, che è una sinfonia di bugie. Si è arrogato meriti che non hanno nessun fondamento come le tubazioni dell’acqua e quindi una maggiore erogazione dell’importantissimo liquido. A prescindere che Cosenza è senz’acqua (basta farsi un giro su viale Busento per constatare l’enorme fila che giornalmente staziona nei pressi della fontanella), la colpa (o i meriti…) andrebbero ascritti alla Regione che da anni avrebbe dovuto erogare i finanziamenti per il potenziamento della rete idrica.
Ragion per cui, egregio sindaco, tu non hai fatto nulla di nulla. Hai scritto di aver strutturato quasi tutte le scuole. Ma se sono fatiscenti, mal tenute e in alcune scuole (in particolare in quella Via De Rada), mancano finanche le sedie e i bambini devono arrangiarsi alla meno peggio. Sai cosa hai fatto alle scuole? Solo una ridicola pitturazione del prospetto (fronte). In cosentino “alliccata” di vernice.
Hai danneggiato Piazza Fera stravolgendo il progetto originario che prevedeva i parcheggi sotterranei e sopra una pagoda con diversi servizi, ma senza restringere strade e quindi diminuire la circolazione delle automobili, e senza creare quell’orripilante mausoleo con sopra inutili “pupazzieddri”.
Comunque, e concludo, puoi andare fiero perché la città sta iniziando a svuotarsi. Fai un giro la mattina e fermati alla sbocco della tangenziale che da Mendicino porta a Cosenza e ti renderai conto di quanta gente lascia la città per andare altrove.
Gianni Colistro