Fonte: Openpolis (https://www.openpolis.it/numeri/jole-santelli-e-ancora-incompatibile-da-quasi-un-mese-e-mezzo/)
Da inizio legislatura ogni elezione regionale ha portato con sé un alto numero di incompatibilità. Sei degli 11 governatori eletti dalle ultime elezioni nazionali provenivano infatti dal parlamento, ruoli che da costituzione non possono essere svolti contemporeaneamente.
Ultimo caso in ordine di tempo è quello di Jole Santelli, che ora dovrà quindi dimettersi dalla Camera dei deputati. A lei, oltre che chiedere dimissioni tempestive, e anche al neo eletto governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, chiediamo attenzione nella nomina delle loro giunte. Evitare di nominare attuali membri del parlamento nel governo regionale scongiurerebbe il rischio di nuove incompatibilità.
Doppi incarichi incompatibili
Il nostro sistema legislativo prevede una serie di norme per rendere la gestione delle istituzioni più equa. Alcuni incarichi infatti non si possono svolgere contemporaneamente, per evitare possibili conflitti di interesse. Le varie forme di incompatibilità sono stabilite dalla legge, ma soprattutto dalla costituzione.
Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un altro Consiglio o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo
Nel caso specifico, non si può appartenere ad una giunta regionale e contemporaneamente ad una delle due camere del parlamento. Attualmente quindi la situazione della neo eletta governatrice Jole Santelli, per esempio, viola la costituzione essendo lei deputata, ed è resa possibile anche dal lento iter istituzionale necessario affinché il politico in questione scelga tra un incarico e l’altro.
I casi da inizio legislatura
Con Jole Santelli da inizio legislatura sono ora 6 i membri del parlamento italiano che sono stati eletti a presidente di una giunta regionale. Nello specifico parliamo di:
- Massimiliano Fedriga (Lega) eletto nel 2018 governatore del Friuli-Venezia Giulia;
- Maurizio Fugatti (Lega) eletto nel 2018 presidente della provincia autonoma di Trento;
- Marco Marsilio (Fdi) eletto nel 2019 governatore dell’Abruzzo;
- Christian Solinas (Psd’Az-Lega) eletto nel 2019 governatore della Sardegna;
- Donatella Tesei (Lega) eletta nel 2019 governatrice dell’Umbria;
- Jole Santelli (Fi) eletta nel 2020 governatrice della Calabria.
Nonostante si tratti di incompatibilità palesi, prescritte dalla costituzione, per tutti questi casi l’attesa per giungere alle dimissioni dalla camera o dal senato è stata particolarmente lunga. Ad eccezione di Fedriga, dimessosi, anche grazie alle pressione di openpolis, solamente 9 giorni dopo la sua elezione, per tutti gli altri casi si è superato il mese di attesa prima di giungere ad un epilogo inevitabile.
Santelli è il sesto membro del parlamento che lascia la camera o il senato per guidare una regione da inizio legislatura.
Sono passati 43 giorni dalla sua elezione, e ancora non sono state presentate le dimissioni dalla camera. Ancora lontano il record negativo di Solinas: 115 di attesa.
Il dato di Jole Santelli è destinato a crescere non essendo ancora state presentate le sue dimissioni alla Camera.
Gli incarichi di membro di giunta regionale e quello di membro del parlamento sono incompatibili da costituzione.
FONTE: dati ed elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: martedì 3 Marzo 2020)