Coronavirus, 20° giorno. Italia, oltre 10 mila contagiati. Conte: “Non escludo serrata generale”

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Nel primo giorno in cui l’Italia intera è “zona protetta” e all’alba del 20° giorno di emergenza ufficiale, i contagiati dal coronavirus superano quota diecimilanel dettaglio sono 10.149, 529 più di lunedì. Il conteggio, però, è incompleto, perché mancano alcuni dati della Regione Lombardia, in attesa del risultato di alcuni tamponi. Nella giornata di oggi, dunque, i numeri dei contagiati subiranno un aumento superiore a quello statistico, visto che dalla Lombardia arriveranno i dati completi di ieri. A specificarlo è stato il capo della protezione civile Angelo Borrelli, che ha spiegato come siano guarite dal virus fino ad oggi 1.004 persone, mentre nelle ultime 24 ore ci sono stati 631 decessi135 solo in Lombardia. “Non sono decessi da coronavirus ma si tratta di persone morte che tra le diverse patologie avevano anche il coronavirus”, ha sottolineato Borrelli in conferenza stampa. Quanto alle fasce d’eta delle vittime, il 2% è nella fascia tra 50 e 59 anni, l’8% tra 60-69, il 32% tra 70-79, il 45% tra 80-89 e il 14% oltre i 90 anni. In terapia, invece, ci sono intensiva 877 persone, 144 in più rispetto a 24 ore fa.

Conte alle opposizioni: “Non escludo serrata generale” – Nel primo giorno dell’Italia unica zona rossa, alcune delle Regioni più colpite dal contagio si fanno sentire, come la Lombardia che chiede una ulteriore stretta e l’Emilia-Romagna, dove il governatore Bonaccini ha chiuso anche i mercati 7 giorni su 7. “Io credo che questa sia una richiesta che deve essere vagliata, considerata e valutata. Non ho elementi da fornire su questa richiesta, vedremo nei prossimi giorni”, ha commentato Borrelli. A chiedere un’ulteriore stretta al premier Giuseppe Conte sono stati i leader delle forze di opposizione Matteo SalviniGiorgia MeloniAntonio Tajani, accompagnati dai rispettivi capigruppo. Conte non ha escluso affatto la possibilità di adottare misure più restrittive, compresa la serrata generale: “Vi assicuro che il Governo – ha detto il premier – continuerà a rimanere disponibile e risoluto, come sin qui ha sempre fatto, ad adottare tutte le misure necessarie a contrastare con il massimo rigore la diffusione del contagio e ad aggiornare queste misure costantemente. Continueremo a raccogliere le istanze degli amministratori territoriali, come facciamo con videoconferenza quotidiana, e continueremo a porre a base delle nostre autonome decisioni politiche le valutazioni del comitato tecnico-scientifico. Faremo in modo che le misure tengano sempre conto di tutti i fondamentali interessi in gioco e siano sempre efficaci e adeguate rispetto all’obiettivo prioritario di contenere il contagio e di tutelare la salute dei cittadini”. Sul fronte europeo, Conte ha avuto stamani una conversazione telefonica con la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen per uno scambio approfondito relativo alle possibili misure di ordine europeo in relazione al Covid-19. Dal colloquio è emersa piena condivisione su un rafforzato coordinamento europeo e interventi di tipo economico e regolamentare che verranno approfonditi in queste ore al fine di consentire al più presto efficaci risposte anche a livello Ue.

Emilia-Romagna chiude i mercati – Tra le Regioni che chiedono misure più stringenti al governo anche l’Emilia-Romagna, con il suo governatore che ha deciso di varare regole ad hoc per il suo territorio. “Per dare maggiore coerenza e completezza ai provvedimenti assunti dal governo, considero necessario sospendere dalle 18 alle 6 non solo bar e ristoranti, ma anche pizzerie al taglio, piadinerie, tigellerie, kebab, gelaterie, ecc. Considero anche necessario che queste attività, insieme a bar e ristoranti, siano sospese nei weekend, per evitare le scene di assembramento cui abbiamo assistito il fine settimana scorso. Sarà sempre possibile la consegna a domicilio di queste bevande e alimenti, ma non l’asporto”, scrive su facebook Stefano Bonaccini, che prosegue: “Inoltre, ritengo necessario chiudere i mercati tutti i giorni della settimana e non solo nei weekend, con l’esclusione dei banchi alimentari laddove assicurino la distanza minima tra le persone. Si tratta di restrizioni coerenti con quelle già in vigore e che fanno maggior chiarezza per operatori, cittadini e Comuni”. “Per queste ragioni – conclude Bonaccini- sto per assumere un’ordinanza in tal senso, a valere già dalla mattina di domani”.