Coronavirus e sanità privata: non tutti i virus (per Morrone) vengono per nuocere

Quello che vorremmo chiedere al presidente e al vicepresidente della Regione Calabria, dopo aver guardato questa foto, è: l’espressione di contentezza che si nasconde dietro la mascherina, può essere interpretata anche come la classica risata sotto i baffi (che l’espressione dei due tende al risolino di intesa tra compari si capisce benissimo, nonostante la mascherina)? A noi pare di sì. E il perché se la ridono sotto i baffi, mentre tutta la Calabria e l’Italia intera piange, è presto detto.

Di sicuro Morrone se la ridacchia per lo scampato pericolo. Per un attimo ha temuto di dover mettere a disposizione, gratuitamente, dei cittadini le sue cliniche private: i finti proclami di solidarietà di Enzo Paolini sulla disponibilità, per i calabresi, nelle strutture private di 400 posti letto, lo avevano in qualche modo allarmato, al pari delle parole di Jole pronunciate i primi giorni dell’emergenza, proprio sull’eventuale “coscrizione forzata”, in caso di necessità, delle cliniche private.

Avrà pensato (Morrone): vuoi vedere che dopo aver speso una montagna di soldi per farmi eleggere con il solo scopo di tutelare i miei affari nella sanità privata, mo’ finisce che invece ci rimetto? E con il drammatico, per lui, pensiero in testa è subito corso da Jole in cerca di spiegazioni. E Jole, abituata da una vita a camminare gomito e gomito (come si vede nella foto) con vecchi e nuovi marpioni, lo ha subito rassicurato garantendogli che mai avrebbe sostenuto né in giunta, né presso il Governo, l’assurda proposta di “requisire” le strutture sanitarie private, nonostante la grave emergenza. E che le parole da lei e Paolini pronunciate, sulla sanità privata, erano e sono solo propaganda.  Da qui il risolino di soddisfazione di Morrone che non ha perso tempo a trasformare la disgrazia che tutti stiamo passando, in una grossa e nuova opportunità, per lui, di macinare soldi. Del resto la famiglia Morrone è abituata a vivere sulle disgrazie altrui. Verrebbe da dire: non tutti i virus, per i Morrone, vengono per nuocere.

Jole, che deve la sua elezione proprio ai baroni della sanità privata, ha proposto, propostatamente, a Morrone e compari, una formula semplice per fare soldi a palate senza destare sospetti. Qualora dovesse aggravarsi la situazione, le cliniche private potrebbero accogliere, dietro lauto pagamento della Regione, i cosiddetti malati “ordinari” dagli ospedali pubblici, per liberare posti e spazi da destinare agli ammalati di Covid-19. Magari aumentando anche i posti letto a disposizione di ogni struttura privata. Hai capito i furbacchioni? Dai proclami di solidarietà all’aumento dei “degenti” a pagamento nelle strutture private, è stato un attimo.

Una mossa che è passata sotto il naso di tutti, e che pone i personaggi alla Morrone, agli occhi degli stolti, come benefattori dell’umanità. Oltre al danno anche la beffa. Mentre la verità è che a questa gente, assetata di denaro, che i calabresi continuano a votare, della salute pubblica, anche di fronte ad una emergenza di questa portata, non gliene frega niente. Prima viene il loro portafoglio… ed è quello che ci meritiamo, visto che i calabresi continuano a votare proprio chi, come i baroni della sanità privata, ci induce da sempre a scavarci la fossa con le nostre mani. Si vede che tutto sommato ci sta bene così!