Villa Torano, tutte le piroette di Jole Santelli e Belcastro per continuare a favorire il “boss” Parente

Quello che sta avvenendo a Villa Torano è la cartina di tornasole dello sfascio della sanità in Calabria e del potere infinito dei boss della sanità privata come i famigerati Poggi&Parente, che tutto possono anche se in “casa” loro è avvenuto di tutto. La sciagurata decisione di accettare il piano imposto da questi due faccendieri è realmente un pugno nello stomaco ad ogni logica. La Regione non solo non chiude Villa Torano revocando accreditamento e convenzione ma, se possibile, la “premia” facendola diventare addirittura Rsa Covid (cose da pazzi!) e autorizzando il trasferimento dei pazienti negativi in un’altra clinica dei due manigoldi a Mottafollone, spostando poi ancora altri pazienti a Spezzano Albanese in un’altra delle strutture di Poggi&Parente. Una porcata di dimensioni colossali per scongiurare la chiusura della gallina dalle uova d’oro di questi due soggetti e mantenere il budget di spesa e quindi i soldi sonanti per Poggi&Parente. Incredibile ma purtroppo tutto vero.

Claudio Parente, come scriviamo da tempo, è uno dei collaboratori più importanti di Jole Santelli. In 24 ore, la Regione Calabria, cioè Jole Santelli telecomandata da Parente, dà la disponibilità del personale sanitario, dispositivi di protezione e ambulanze per il trasferimento dei pazienti,
Invece il titolare della Domus Aurea di Chiaravalle, che non ha amici in Regione, viene lasciato da solo al suo destino. Dopo 7 giorni la Regione lasciava i pazienti senza assistenza, senza personale, senza dispositivi e poi veniva revocato l’accreditamento alla struttura. Cari calabresi, qui non si salvano le persone ma gli amici.

Allora, cerchiamo di ricapitolare a beneficio della migliore comprensione di tutti i nostri lettori: non solo Villa Torano non chiude ma continua tranquillamente a prendere i soldi. Gli danno infermieri, gli danno i dispositivi di protezione, gli spostano addirittura gli ammalati con il 118 e anche se non ha l’accreditanmeto Covid conserva lo stesso budget precedente. Anzi, il servo della Regione Antonio Belcastro riesce persino a fare di più. Dice a Parente di non preoccuparsi, di non chiedere soldi alla Regione perché – incredibile!!! – “ospita” pazienti Covid perché comunque lui, a nome del governatore, gli assicura lo stesso trattamento di prima. Se non è massomafia questa, ci dite voi che cos’è? Qui siamo a dinamiche di completa illegalità, che richiederebbero l’immediato intervento della magistratura e invece manca poco che non fanno un inchino a Parente e poi gli bacino anche le mani, visto l’immenso potere che ha….

Ma l’aspetto più assurdo è che tutti i media di regime vengono regolarmente pagati da questi soggetti e quindi non si alza neanche una voce per raccontare l’assurdità di quanto sta accadendo. Spostando i pazienti, non si fa altro che portare l’epidemia in altri comuni ma ovviamente nessuno può fiatare perché tanto i padroni sono loro.

Chi ha concepito questo piano andfrebbe denunciato per omicidio colposo… Il trasferimento lo fa il 118, ovviamente gratis… Spostiamo i pazienti da Villa Torano a Mottafollone e poi ancora a Spezzano Albanese col rischio concreto di “inquinare” altre due Rsa.
La Regione fornisce il personale e i dispositivi di protezione, e istituisce la Rsa Covid allo stesso prezzo che ha nel budget: siamo alla follia!!!

L’importante è che Parente continui a prendere i soldi senza accreditamento Covid e che continui tranquillamente a fatturare anche nella sciagura. Così vanno le cose in Calabria, dobbiamo rassegnarci.