Dopo due giorni di grottesche vicende e vergognosi tentativi di minimizzare la portata del contagio, anche il bollettino degli scienziati della Santelli ha diffuso i dati che erano già ampiamente prevedibili prima dell’indecoroso can can dei tamponi ripetuti. A Villa Torano si registrano 78 casi positivi: 36 pazienti e 42 operatori sanitari hanno contratto il virus. Il dato potrebbe essere ancora provvisorio perché sono in corso altri test e i carabinieri hanno appena rintracciato i 14 operatori sanitari che non si erano presentati tra ieri e avantieri.
I numeri del contagio dicono una verità inconfutabile: il virus circolava già da tempo a Villa Torano e la proprietà ha sciaguratamente nascosto quanto accadeva fino a quando la situazione è definitivamente precipitata. I 78 casi di Villa Torano superano quelli della Domus Aurea di Chiaravalle, che ne aveva fatto registrare 73. Siamo dunque in presenza del focolaio più grande dell’intera Calabria, venuto fuori con grave ritardo e con mille reticenze, tutte dettate dall’esigenza di coprire chi ha combinato il disastro ovvero il boss della sanità privata Claudio Parente, colonna portante della macchina da voti per Jole Santelli alle ultime Regionali. Il tentativo di salvare lo squallido business di Parente e del suo storico socio Poggi è tuttora in atto e viene avallato anche dall’Asp di Cosenza, che tra ieri e oggi ha deciso di tenere tutti i contagiati ma anche i non contagiati all’interno della struttura. Nel frattempo, la magistratura dorme e continua a tollerare le nefandezze che si stanno commettendo quando la logica impone una sola decisione ovvero quella di chiudere la struttura e revocare l’accreditamento. Intanto, grazie alle “coperture” della Regione, i grandi media non hanno ancora preso di mira il gran casino che si è creato. Ma la situazione è in piena evoluzione.