C’è stato un decesso nel corso della notte all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Si tratta di un pensionato di 88 anni di Fagnano Castello, di nome Domenico Giovanni T.. Aveva certamente contratto il coronavirus, perché la sua badante, di origine straniera e residente a Santa Caterina Albanese, convive con un operatore sanitario di Villa Torano, tuttora isolato all’interno della Rsa di Poggi&Parente ed ha infettato sia lei sia l’uomo deceduto. Tanto che il sindaco di Fagnano, nella serata di giovedì aveva informato della positività del pensionato.
L’allarme era scattato nella serata di giovedì proprio per l’aggravarsi delle condizioni del paziente, che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza ma è deceduto nel corso della notte appena trascorsa. Secondo quanto si è appreso, sono rimasti infettati – come ha reso noto il sindaco di Fagnano – anche altre persone. Sul pensionato di Fagnano sarà eseguito il tampone post mortem (ma ci sono ben pochi dubbi sul fatto che fosse positivo), così com’è stato eseguito per la paziente di Villa Torano deceduta due giorni fa all’interno della Rsa e il cui esito non è stato ancora reso noto.
Intanto si è appreso che è risultato positivo al virus un dipendente della Rsa Villa Torano residente a San Marco Argentano. Si allarga, di conseguenza, il raggio dei centri della Media Valle del Crati colpiti dalla “bomba sanitaria” di Villa Torano. Oltre a Torano Castello, Acri, Luzzi, Bisignano, Montalto e San Martino di Finita, si aggiungono adesso Fagnano Castello, Santa Caterina Albanese e San Marco Argentano. L’ultimo centro nel quale si è esteso il contagio è quello di Villapiana, che tuttavia riguarda una paziente dimessa addirittura il 5 aprile scorso da Villa Torano e certamente col virus in corpo.