Praia si ribella al sindaco Praticò: “Noi prigionieri di un dittatore sparaordinanze”

A Praia a Mare l’insofferenza dei cittadini nei confronti del sindaco Antonio Praticò sta toccando livelli altissimi e non solo per il servizio di Studio Aperto che ha portato alla ribalta nazionale il caso della città “chiusa” per ordine del primo cittadino, in netta controtendenza a tutta la Calabria (http://www.iacchite.blog/praia-fase-2-tutto-chiuso-arriva-studio-aperto-cittadini-incarogniti-con-pratico/).

Sui social la rabbia dei cittadini era già ampiamente esplosa e subito dopo il servizio di Studio Aperto sta circolando sul web un video nel quale si attacca a muso duro l’amministrazoone e una voce camuffata dice che “il paese deve tornare al suo antico splendore” e che non può essere prigioniero di un’amministrazione “deleteria e monarchica” e di “un dittatore armato di mitra sparaordinanze”. Con il contorno di una maggioranza fatta di “burattini” che non hanno il coraggio di contrapporsi alle decisioni cervellotiche di Praticò. Quanto al sindaco, il suo feeling con la città che l’ha visto alla sua guida per decenni sembra finito. La gente lo accusa di aver trasformato la città in un albergo per persone anziane e famiglie, a scapito dei momenti di divertimento e della movida in generale. E tenendo conto della vocazione turistica di Praia, si tratta di accuse particolarmente gravi. Nel frattempo, dilagano gli hashtag con l’invito alle dimissioni. Ma questo fa parte del gioco.