Dalla prima mattinata odierna, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza in collaborazione con i colleghi del Ros stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 35 soggetti appartenenti a due diversi gruppi criminali, espressione della storica consorteria mafiosa “Perna–Pranno” operante in Cosenza, ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso”, ”associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, “tentata estorsione”, “detenzione e porto illegale di armi da fuoco”, “lesioni personali”, “ricettazione” e “furto”. Gli ordini di custodia cautelare e obbligo di dimora riguardano 21 persone, alle altre 14 sono stati notificati avvisi di garanzia.
Nel corso dell’operazione, denominata Overture, sono state sequestrate anche droga e armi. Quasi 200 militari sono stati impegnati nel blitz. L’attività investigativa ha colpito la criminalità radicata a Cosenza e, in particolare, nel popoloso quartiere di San Vito, ed ha consentito di far emergere attività criminali. Preoccupanti soprattutto le estorsioni.
I carabinieri hanno ricostruito le azioni estorsive poste in essere contro l’impresa impegnata nel rinnovo degli impianti di illuminazione dell’università della Calabria e contro l’azienda che ha curato i lavori di ampliamento del grande ospedale dell’Annunziata di Cosenza.
Tra le persone arrestate nell’operazione – nata da una indagine coordinata inizialmente dal procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo e proseguita dal pm antimafia Vito Valerio sotto la direzione del procuratore Gratteri e dell’aggiunto Vincenzo Capomolla – figurano Gianfranco Sganga, 47 anni, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e già coinvolto in altre inchieste della magistratura e Alfonsino Falbo, 50 anni, genero dell’irriducibile boss ergastolano Franco Perna, capo storico della mafia cosentina.
I NOMI DEGLI INDAGATI: AGLI ARRESTI E ALL’OBBLIGO DI DIMORA
Alfonsino Falbo, 50 anni, di Cosenza, Massimo Imbrogno, 58 anni, di Cosenza, Vincenzo Laurato, 46 anni, di Cosenza, Giuseppina Carbone, 57 anni, di Cosenza, Ottavio Mignolo, 56 anni, di Cosenza, Francesco Grupillo, 35 anni, di Cosenza, Sergio Raimondo, 46 anni, di Cosenza, Riccardo Gaglianese, 27 anni, di Cosenza, Gianfranco Sganga, 47 anni, di Cosenza, Emanuele Apuzzo, 36 anni, di Cosenza, Manuel Forte, 31 anni, di Castrolibero (CS), Egidio Cipolla, 26 anni, di Castrolibero (CS), Cesare Quarta, 28 anni, di Castrolibero (CS), Alfredo Fusaro, 54 anni, di Cosenza, Pietro Mazzei, 47 anni, di Rende (CS), Gaetano Bartone, 39 anni, di Rende (CS), William Castiglia, 33 anni, di Cosenza, Antonio Lucà, 28 anni, di Cosenza, Vittorio Imbrogno, 29 anni, di Cosenza, Carmine Lio, 48 anni, di Mendicino (CS), Gianfranco Fusaro, 44 anni, di Cosenza.
I NOMI DEGLI INDAGATI: AVVISI DI GARANZIA
Massimo Fortino, 48 anni, di Castiglione Cosentino (CS), Dimitri Bruno, 32 anni, di Cosenza, Francesco Amendola, 39 anni, di Casali del Manco (CS), Gianluca Stocchetti, 53 anni, di Cosenza, Salvatore Giulio Oliverio, 33 anni, di Aprigliano (CS), Attilio Pate, 23 anni, di Cosenza, Alberto Novello, 28 anni, di Cosenza, Luca Imbrogno, 42 anni, di Cosenza, Umberto Mazzei, 34 anni, di Cosenza, Silvio Donato, 68 anni, di Camigliatello Silano (CS), Mario Esposito, 36 anni, di Cosenza, Alessandro Esposito, 32 anni, di Cosenza, Francesco Le Piane, 36 anni, di Cosenza, Claudio Altomare, 29 anni, di Cosenza.
I dettagli dell’operazione verranno comunicati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11, presso il Comando Legione Carabinieri di Catanzaro, con il Procuratore Capo Nicola Gratteri, il Procuratore Aggiunto Vincenzo Capomolla e i vertici del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza.









