Cosenza, sanità a sorpresa. Il Ferragosto nero del Cinghiale e dei media di regime

La notizia “politica” di Ferragosto, al di là delle peripezie di don Magorno che sta trascinando nel ridicolo e nel caos la bella città di Diamante, è arrivata dall’Asp di Cosenza e ha del clamoroso. La commissaria Bettelini, in quota Lega, ha letteralmente tagliato i viveri all’ufficio di collocamento del Cinghiale, al secolo Tonino Gentile, nella sanità cosentina ovvero alla famigerata cooperativa Seatt che controlla da sempre attraverso vari prestanome (http://www.iacchite.blog/cosenza-colpo-di-scena-allasp-la-bettelini-fa-fuori-dopo-8-anni-la-coop-del-cinghiale-e-salva-i-dipendenti/).

Centinaia e centinaia di dipendenti tra contrattualizzati a tempo indeterminato e soprattutto precari senza alcuna tutela hanno fruttato per quasi dieci anni un giro vorticoso di milioni di euro, voti e clientele, ma adesso sono andati improvvisamente in fumo e l’unica consolazione è che almeno quelli contrattualizzati verranno assorbiti dall’azienda che subentrerà dal 1° ottobre alla cooperativa del Cinghiale, che ha perso un affare da milioni e milioni di euro, già messo in discussione negli anni precedenti ma che nessuno aveva ancora avuto il coraggio di annullare. Si tratta, tradotto in soldoni, di tutti i servizi di Call Center connessi alle prenotazioni del Cup e alla gestione e all’archivio di tutti i dati sensibili. L’Asp di Cosenza avrebbe dovuto prendere già da tempo questa decisione ma il tutto è sempre stato rimandato. Oggi, però, con l’adesione alla convenzione della Consip, il “miracolo” è avvenuto ed è chiaro come il sole che l’Azienda razionalizzerà e dimezzerà le spese sostenute per quasi un decennio per assicurare serbatoi di voti e clientele al Cinghiale. Si pone, dunque, fine ad una esternalizzazione che era chiaramente forzata alle esigenze politiche di Tonino Gentile e dei suoi scagnozzi.

Davanti a questa notizia così importante, i media di regime tacciono, dimostrando nei fatti di essere completamente appecoronati al Cinghiale. Attendono istruzioni. Ma il Cinghiale non può intervenire in prima persona e sta evidentemente studiando la contromossa a questo “colpo” a sorpresa. Negli ambienti politici cosentini si sussurra che sarà presentato un ricorso ma le speranze che venga accolto sono praticamente nulle perché stavolta la cooperativa Seatt non potrà più usare e strumentalizzare i lavoratori.

Ora, tuttavia, al di là dell’esito del ricorso, in molti (esclusi ovviamente i media “pagati” dalla malapolitica per stare zitti) si chiedono qual è il significato politico di questa clamorosa delibera dell’Asp cosentina a guida lombarda. C’è chi dice che questa delibera è la certificazione che il Cinghiale non conta più nulla; c’è chi dice invece che è stato solo un “dispetto” della Lega e c’è chi dice che ormai stanno cambiando gli equilibri e i rapporti di forza. Non resta che attendere che i media di regime assorbano la “botta” e che il Cinghiale ci faccia conoscere la sua – certamente patetica – contromossa. L’informazione libera c’è e li attende al varco. La gente ormai ha iniziato a conoscere anche le dinamiche di controllo dei media e non ha più – ahivoi – l’anello al naso. A futura memoria.