Berardi, primo gol in Nazionale dieci anni dopo Iaquinta

Domenico Berardi, il talento cosentino (nato a Cariati da genitori di Longobucco e Bocchigliero e cresciuto calcisticamente a Mirto) del calcio italiano, ha segnato ieri sera a Firenze il suo primo gol con la Nazionale nell’amichevole vinta 6-0 contro la Moldova. Non era certo una partita impegnativa ma il primo gol in azzurro è sempre un evento, anche più dell’esordio in un certo senso.

Berardi, 26 anni, capitano del Sassuolo, mancava da due anni all’appuntamento con la maglia azzurra. Aveva giocato 5 partite ma poi si era un po’ perso tra i suoi alti e bassi e qualche atteggiamento non proprio professionale. Poi due infortuni gli avevano impedito negli ultimi mesi di tornare prima in azzurro e ieri finalmente ha riallacciato i fili del discorso con il ct Mancini per un posto agli Europei. Berardi ha giocato bene, lasciando intravedere una bella intesa con Lazzari sulla sua fascia (destra) di competenza e giocando molti palloni importanti. Poi, nella ripresa, anche il gol, appoggiando in rete un cross di Grifo.

Il ct Mancini lo stima da anni e non ha avuto difficoltà a riconoscere il suo valore. “Berardi ha fatto benissimo: nel primo tempo – ha detto il “Mancio” a fine gara -: ha giocato molti palloni, e ha giocato molto bene come i suoi compagni di squadra Locatelli e Caputo. Ho visto tante cose interessanti. Abbiamo avuto qualche difficoltà nel primo quarto d’ora, ma penso fosse abbastanza normale, perché abbiamo cambiato tanti giocatori. La mentalità è quella giusta, anche cambiando tanti giocatori, e questo è un segnale positivo. Berardi titolare all’Europeo? Dipenderà da lui, anche stasera si è mosso bene. I gol li fa, anche se ne abbiamo altri tre che sono molto bravi. Poi dipenderà da lui: se continuerà così… È chiaro che speriamo di avere tanti giocatori bravi nel momento delle convocazioni…”.

FLORENCE, ITALY – OCTOBER 07: Domenico Berardi of Italy celebrates after scoring the sixth goal during the international friendly match between Italy and Moldova at Artemio Franchi on October 7, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Due anni fa scrivevamo che otto anni dopo Gennaro Gattuso e Vincenzo Iaquinta e nove anni dopo Simone Perrotta, la Calabria e in particolare Cosenza tornava a indossare la maglia azzurra della Nazionale con l’esordio – allora sinceramente inaspettato – di Domenico Berardi a Nizza in Francia-Italia. Berardi è stato l’ottavo calciatore calabrese ad arrivare al traguardo della Nazionale dopo Franco Rizzo, Stefano Fiore, Mark Iuliano, Pippo Pancaro, Gennaro Gattuso, Vincenzo Iaquinta (crotonese, l’unico non cosentino) e Simone Perrotta.

Oggi invece scriviamo che dieci anni dopo Vincenzo Iaquinta, la Calabria torna a far gol in Nazionale e che Berardi è il settimo calciatore calabrese ad entrare nella storia dei marcatori azzurri. Vincenzo Iaquinta, orgoglio crotonese, 40 presenze in Nazionale, aveva segnato il suo ultimo gol dieci anni fa in Sudafrica al primo turno dei Mondiali 2010 contro la Nuova Zelanda. Per lui era il sesto sigillo azzurro. Prima di lui erano andati in gol Simone Perrotta di Cerisano (48 presenze e 2 reti, l’ultima nel 2006 contro la Georgia a Tbilisi nelle qualificazioni per gli Europei), Rino Gattuso di Schiavonea (73 presenze e 1 rete in un’amichevole con l’Inghilterra nel 2000), Stefano Fiore di Cosenza (38 presenze e 2 reti, una al Belgio a Euro 2000 e una all’Argentina in amichevole nel 2001), Mark Iuliano di Cosenza (19 presenze e 1 rete al Portogallo al “Granillo” di Reggio nel 2000) e Franco Rizzo di Cosenza, il primo calabrese in assoluto a vestire la maglia azzurra, che segnò una doppietta alla Bulgaria in amichevole nel 1966.