Vi racconto una storia, che in un periodo del genere non solo è orrenda ma anche VERGOGNOSA. Esattamente a fine settembre scade il mio contratto a tempo determinato di due anni in un’azienda che tutti voi conoscete: Abramo Customer Care sita in Montalto Uffugo.
Una volta era un vanto lavorare per questa società, per quelle persone, ma in questi 4 anni in cui ho prestato tutto il mio sforzo, tutto è sempre andato peggiorando! Sono una ragazza a cui il lavoro non è mai pesato, ho lavorato ore su ore, festivi, quando mi chiedevano extra lo facevo, quando mi chiedevano di andare a casa poiché non c’erano telefonate io mettevo il cappotto e andavo a casa pur consapevole che il mio stipendio si sarebbe ridotto, sono una ragazza che nonostante il contratto non ha mai sfruttato nessun tipo di permesso, o la malattia… La malattia non so nemmeno come si comunicava, visto che ho lavorato là dentro con la febbre, con il mal di testa, e in alcuni periodi anche avendo problemi familiari più urgenti che andare a lavoro, sedermi e rispondere al telefono!
Il 30 settembre scade il contratto, ma non solo per me: in questo periodo siamo rimasti quasi in 30 senza lavoro, e sono stata trattata come una qualunque nonostante i miei numeri a lavoro potevano mettermi nella condizione di un rinnovo, e il 25 ottobre (giorno della busta paga e del bonifico) riceviamo una bella sorpresa! Un bel comunicato scritto in cui ci dicono che avrebbero dilazionato il mio stipendio fatto di spettanze mese settembre e Tfr in due tranche, prima il 70% entro il 27 ottobre poi il restante 30% entro la fine della stessa settimana!
Passa il 27, nulla.. Il 28 nulla. Il 29 ancora il CONTO VUOTO. La risposta che ci viene data dai sindacati? Vi pagano, tranquilli, per fine settimana o inizio della prossima! Intanto la settimana passa, e ieri, primo di novembre, veniamo a conoscenza che forse i signori, i ricchi, quelli per cui ho lavorato, per cui mi sono fatta in quattro, anzi in quattordici, quello per cui nella mia vita prima veniva la loro società e poi la mia vita, FORSE hanno presentato istanza fallimentare! I nostri soldi se ne sono andati a farsi fregare!
Sono due mesi che siamo senza soldi, e non chiedo nulla, chiedo che una ragazza come me, che vi ha dato tutto, anche quello che non doveva venga retribuita! Perché io me lo merito, perché il mese di agosto e settembre mentre tutti erano al mare io chiedevo di fare straordinario! Perché non è vero che i giovani non vogliono lavorare, io ne sono la prova vivente. Non mi aspetto che mi riprendete nella vostra azienda, va bene il non rinnovo quando l’Italia cade a pezzi, ma IO COME TUTTI I MIEI COLLEGHI vogliamo il nostro stipendio, il nostro TFR, la nostra tredicesima, vogliamo i soldi delle ferie che NON ci siamo fatti! E li vogliamo presto, perché noi come tutti abbiamo delle scadenze e in banca, a nessuno frega della vostra in stanza fallimentare! Dateci i nostri soldi, visto che i sindacati ci hanno detto che non “NON SONO SOMME ELEVATE”. Vi preghiamo, e avrei tanto voluto dirvi il mio nome, ma ho anche paura che la prendiate come un affronto, ma invece è una richiesta, di aiuto!
Una operatrice delusa