Casali del Manco purtroppo è da alcuni giorni zona rossa a causa dei molti casi covid registrati dall’ASP. Questa situazione è drammatica e dura da affrontare per tutte quelle persone che vivono del proprio lavoro, che escono di casa la mattina e tornano la sera per poter garantire una vita dignitosa ai propri figli. Chi avrebbe dovuto tutelare la salute e garantire la sicurezza dei cittadini invece ha contribuito a provocare la difficile situazione in cui ci troviamo. Un paese con migliaia di abitanti dichiarato zona rossa e abbandonato a se stesso per l’incapacità di chi dovrebbe amministrare. Io, Francesco Azzinnaro, non esprimo alcun tipo di ipocrita solidarietà alle istituzioni. In questi mesi abbiamo visto sindaco, avvocati, dottori e assessori tra brindisi e banchetti, come se nulla fosse.
Ora a pagare sono gli ultimi e i più rispettosi, quelli che verranno continuamente controllati, come proprietari di bar, pizzerie e piccoli esercenti vari della zona. Gente che suda e vive con i guadagni della giornata. Poi ci siamo noi tirocinanti, ex mobilità in deroga, che per 500 € al mese, erogati sempre in ritardo, svolgiamo i ruoli più diversi per mantenere in piedi il Comune nonostante in teoria siamo “in formazione”. In questa situazione incredibile subiamo anche pressioni da parte dei tutor che pretendono orari e mansioni che non potremmo svolgere.
Non è giusto, vogliamo dignità e rispetto per la persona umana. Fortunatamente, in questi mesi, con il supporto dell’USB stiamo riuscendo a portare l’attenzione della stampa e del governo nazionale sulla nostra vergognosa situazione lavorativa. La Regione Calabria vorrebbe sospendere i pagamenti per i tirocinanti in servizio nei paesi dichiarati zone rosse, una vergogna senza fine. Come già ribadito dell’USB chiediamo che ci venga riconosciuta una indennità una tantum straordinaria per affrontare questo delicato momento.
Francesco Azzinnaro – tirocinante in servizio presso il comune di Casali del Manco (CS)