di Claudio Bozza
Fonte: Corriere della Sera
Gino Strada coinvolto in Calabria per tamponare, in una volta sola, l’emergenza Covid, i mali della sanità della Regione e le brutte figure fatte fin qui dal governo, è un’idea vera. Concreta. Su cui si lavora da giorni. Se la proposta, suggerita dalle Sardine mesi fa, è nata in ambito grillino, è stata subito sposata dal premier Giuseppe Conte e dal ministro della Salute Roberto Speranza, che hanno telefonato al fondatore di Emergency (che, è bene ricordarlo, ha già lavorato in Italia anche all’emergenza Covid).
I contatti sono in corso da qualche giorno e da parte del governo c’è la speranza di riuscire a coinvolgere Strada, come ha detto, forse buttandosi un po’ troppo avanti, Nicola Morra, senatore M5S eletto in Calabria e presidente della commissione Antimafia: «Spero che nel giro di 24 ore si possa dare ufficialità di una notizia che sarebbe enorme non solo per la Calabria ma per l’Italia tutta. Si lavora con il governo perché la Calabria abbia una squadra che includa al suo interno un nome che abbia chiarissimo il quadro e sappia frenare gli appetiti criminali» ecc… e il nome è quello di Strada appunto. Il nodo è come coinvolgerlo: per fare cosa? «Solo» (si fa per dire) la gestione dell’emergenza Covid o con compiti più ampi? D’altra parte affiancare Strada al neonominato commissario Zuccatelli (l’idea originaria) non è facile da perseguire e probabilmente avrebbe come risposta un no. Una sostituzione, di fronte a una nomina appena sfornata, è complicatissima sul piano politico, a meno che non arrivino le dimissioni dello stesso Zuccatelli. In generale difficilmente da Emergency arriverebbe un sì senza precise garanzie. Così la palla è ripassata al governo. A breve la soluzione.