DemA Calabria, il movimento ispirato e fondato da Luigi De Magistris, ha risposto a stretto giro di posta all’appello di Carlo Tansi, che ieri sera si interrogava, in un comunicato stampa, sulla effettiva capacità del sindaco di Napoli, in vista della sua candidatura a presidente della Regione Calabria, di voler tenere fuori i consiglieri uscenti e impresentabili del centrosinistra.
Tansi è “nuovo” della politica e all’epoca delle inchieste di De Magistris probabilmente faceva ancora soltanto il geologo al Cnr perché altrimenti avrebbe saputo che in quelle indagini sono finiti molti dei soggetti dei quali oggi si è accorto della loro “impresentabilità ”, dai coniugi Adamo-Bruno Bossio a Carletto Guccione e a tutto il cucuzzaro. Una sortita, quella di Tansi, che non dev’essere piaciuta per niente né a De Magistris né ai suoi fedelissimi. Così come l’invito finale ad un’alleanza sulla base di concetti che De Magistris esprime da più di un decennio e che Tansi sembra avere abbracciato soltanto dopo aver frequentato la corte di Palla Palla, Capu i Liuni e Madame Fifì.
Ed è proprio a questa “militanza tansiana” che si rifà il breve ma durissimo comunicato di risposta di demA Calabria al candidato a presidente Carlo Tansi. Che sembra comunque confermare in pieno – ed è questa la “notizia” più importante – la volontà di De Magistris di scendere realmente in campo per le Regionali in Calabria, circostanza che ormai sta già agitando da qualche settimana il percorso “politico” dell’ex capo della Protezione civile in quota Palla Palla. Ma ecco il testo del comunicato di demA Calabria. “Tansi farebbe bene a guardare in casa sua e non lasciarsi andare a giudizi e pregiudizi.
La storia di Luigi De Magistris e quella del nostro movimento in Calabria parlano chiaro.
Non abbiamo bisogno di lezioni da chi in realtà , in passato, con le stesse persone che cita, ci ha fatto passerelle e da loro ha avuto “incarichi”.