Considerate le numerose richieste, non possiamo esimerci da un obbligo che abbiamo nei confronti dei nostri lettori, che ci chiedono a gran voce di pubblicare la “top ten” dei dirigenti medici dell’Asp di Cosenza per gli straordinari incassati e da incassare (per un totale di oltre 700mila euro!!!) come da compendio tabellare e per come abbiamo ampiamente documentato sia tra l’8 e il 10 dicembre sia dopo il blitz della Finanza. Una sorta di dato incrociato dal quale si rileva con assoluta facilità la composizione della “cricca” del capo della task force anti Covid Mario Marino. Gli altri medici inseriti, con tutta evidenza, fanno parte del “banchetto” certo, ma solo per evitare che arrivassero le fughe di notizie che – purtroppo per la “banda” – sono arrivate e adesso sono addirittura al vaglio della Guardia di Finanza e del porto delle nebbie.
Oggi sappiamo con certezza che i dirigenti medici hanno già incassato gli straordinari di marzo, aprile e maggio, giugno, luglio e agosto 2020 e adesso – con delibera del 6 maggio scorso – hanno ripreso esattamente da dove avevano lasciato incassando quelli di settembre e ottobre 2020 (http://www.iacchite.blog/covid-cosenza-ancora-straordinari-a-peso-doro-245-000-euro-per-settembre-e-ottobre-2020-tutte-le-tabelle/). Pertanto, nella tabella (non dell’Asp…) che pubblichiamo di seguito, la prima voce si riferisce agli straordinari da marzo a maggio, la seconda a quelli da giugno ad agosto e la terza a quelli di settembre e ottobre.
Ormai i loro nomi e anche qualche faccia le conoscono bene i cosentini, a partire da quella del fantasmagorico capo della task force anti Covid, il “fratello” Mario Marino, “pezzo grosso” della massoneria, protagonista di una irresistibile ascesa nella sanità cosentina dominata dai poteri forti. Oltre 36mila euro – a quanto pare – già nelle sue tasche. I suoi uomini di riferimento sono Sisto Milito, coordinatore delle Usca, oscuro oncologo elevato a rango di “braccio destro” del capo con 30mila euro già in saccoccia, e Vincenzo Gaudio, direttore della famigerata Centrale Operativa Territoriale, che di euro in tasca se n’è messo addirittura 37mila. La sua “scommessa” invece è un certo Antonino Scavelli. E’ un semplice medico dello sport, eppure Marino lo ha nominato vice direttore del Dipartimento di Prevenzione: deve avere qualche qualità “nascosta”, altrimenti non si spiega… Di stretta osservanza mariniana anche Concetta Floccari, che tuttavia dopo aver incassato una bella cifra tra marzo e maggio, in estate deve aver preferito le ferie, visto che ha messo in tasca “pochi” euro.
Un capitolo a parte invece per Antonio Scalzo, per gli amici Antonello (27mila “cucuzze” in saccoccia), vecchia cariatide della sanità cosentina, anche lui in forte odore di massoneria, per anni e anni direttore sanitario e ancora in grande evidenza negli equilibri di forza dell’Asp, recentemente balzato agli onori della cronaca anche per essersi infettato ed essere – naturalmente – guarito, con tanto di intervista “strappalacrime” sulla tivù privata preferita dalle logge e dal sindaco cazzaro della città di Cosenza. Un trionfo.
C’è poi la dolce e tenera Amalia Maria Carmela De Luca, la donna che metteva i dati del Covid “a mano” e immortalata anche da Report, dirigente medico responsabile del Dipartimento di Prevenzione U.O.S.D Epidemiologia e Sorveglianza di Popolazione (anche lei 36mila euro in tasca, presumibilmente non “a mano”…). E insieme a lei due soggetti che sono tutto un programma: il cavalier servente Vilmerio Gigli, “famoso” per essere il fratello di un ex sindaco di Spezzano della Sila (oltre 34mila euro) e la dama di compagnia Claudia Zingone (oltre 30mila euro). Per dovere di cronaca e senza alcuna vena polemica, riferiamo che Paola Scarpelli, biologa, è la ex moglie dell’attuale (per fortuna ancora per poco) sindaco di Cosenza. Ma non abbiamo nessuna intenzione di infierire. Tuttavia non possiamo nascondere che fa parte della lista (circa 15mila euro nella prima infornata, praticamente nulla in estate, evidentemente in ferie e per fortuna senza il cazzaro e poi circa 7mila tra settembre e ottobre, ancora non riscossi…).
Si sono dati da fare anche sullo Jonio, e così Martino Rizzo, direttore della Prevenzione a Corigliano-Rossano figura nei primissimi posti di questa “top ten” con oltre 35mila euro, seguito da tale Cataldo Rocco Romeo, dirigente medico del servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ex As 3 di Rossano.
Dal Tirreno, precisamente Amantea, proviene invece tale Maria Benavoli, capace anche lei di sfondare il tetto dei 30mila euro. Mentre dalla Valle del Crati, con furore, arriva Roberto Leonetti.
Chissà se al prode Luca Chianca, inviato d’assalto di Report, arriveranno mai queste notizie e questi “scheminii”. Non sarebbe male che, oltre a far vedere i tamponi che girano, facesse vedere anche quanti soldini sono in “movimento” nelle tragicomiche vicende della pandemia cosentina.
LA TOP TEN DEI DIRIGENTI MEDICI DELLA PANDEMIA COSENTINA
MARIO MARINO 25.624 + 10.680 + 9.600
AMALIA DE LUCA 24.738 + 10.920 + 9.600
VINCENZO GAUDIO 24.624 + 12.960 + 11.160
MARTINO RIZZO 24.624 + 10.620 + 9.600
VILMERIO GIGLI 23.940 + 10.800 + 10.500
SISTO MILITO 17.172 + 13.080 + 11.700
CLAUDIA ZINGONE 19.950 + 12.600 +11.340
MARIA BENAVOLI 20.664 + 12.000 + 9.600
ANTONIO SCALZO 17.496 + 10.920 + 7.500
CATALDO ROMEO 22.572 + 8.820 + 9.000
CONCETTA FLOCCARI 21.546 + 1.560 + 3.720
ROBERTO LEONETTI 17.784 + 2.530 + 3.000
ANTONINO SCAVELLI 4.446 + 8.760 + 6.300
PAOLA SCARPELLI 15.048 + 720 + 7.120