Le probabilità di un rinvio del voto in Calabria salgono, checché ne dica Spirlì e tutto il centrodestra. La data del 14 febbraio sta stretta a tutti, anche a chi fa finta di voler votare subito e a tutti i costi, con una sola eccezione. L’emergenza sanitaria potrebbe essere la chiave giusta per indurre il governo a rivedere la data delle elezioni regionali in Calabria. Un motivo più che plausibile che permetterebbe al governo di superare “certe leggine” che non consentirebbero, secondo alcuni esperti della materia, lo spostamento della data già stabilita delle elezioni regionali al 14 febbraio. C’è chi dice, invece, che una soluzione è già pronta, e al 99% la data sarà spostata ad aprile.
A questo fa eccezione l’outsider Carlo Tansi. L’unico a dire, con sincerità, di voler votare il 14 febbraio. Tansi ha capito che il ferro va battuto quando è ancora caldo. E sin da subito ha martellato su questo. La pandemia ha messo a nudo l’intera classe politica tradizionale colpevole del disastro sociale, ambientale, e sanitario della regione. Tansi ha tastato il polso della società calabrese stanca della vecchia e stantia nomenklatura politica, giungendo ad una conclusione: ora o mai. Rinviare significa solo dare la possibilità agli avversari di “prendere fiato”.
E se Tansi era un convinto e sincero sostenitore del voto subito e in tempi non sospetti, dopo la diffusione della notizia di una candidatura alla presidenza della regione Calabria del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, lo è diventato ancora di più.
Un annuncio che ha sparigliato le carte di Tansi fino a ieri titolare del banco al tavolo del centrosinistra. La candidatura di De Magistris spacca il fronte degli elettori contro la casta. Una buona fetta del potenziale elettorale di Tansi potrebbe decidere di seguire “l’alternativa De Magistris”, un problema per “Tesoro Calabria” che potrebbe perdere il “monopolio” dell’unico movimento in campo contro la solita nomenklatura politica ladrona calabrese. E questo Tansi lo ha capito bene. Per questo insiste sul voto subito. Votare il 14 febbraio non permetterebbe, causa il poco tempo a disposizione, la candidatura di De Magistris che pare essere diventato, per Tansi, l’avversario più temibile, almeno così pare da quello che lo stesso scrive nei suoi post FB. Non solo questo. La presenza di De Magistris, inoltre, darebbe la possibilità al Pd di uscire dall’angolo nel quale è stato rilegato. Un accordo De Magistris-Pd e tutta la galassia che ruota a sinistra, potrebbe significare per Tansi la fine dei giochi. Una corsa solitaria del movimento Tesoro Calabria, oggi più di ieri, se così sarà, si fa sempre più difficile. E l’esito elettorale diventa altamente incerto.
Questo è lo scenario che tanto fa paura a Tansi. Ma non è certo l’unico. Anche perché chi conosce la storia della nostra regione sa bene che De Magistris non è per niente simpatico ai capibastone del Pd. Tutti conoscono l’azione giudiziaria del De Magistris magistrato contro noti esponenti dell’odierno Pd: Enza Bruno Bossio, Nicola Adamo, Minniti e tutta la vecchia paranza. Dialogare con il Pd calabrese per De Magistris sarà difficile, perciò, non è per niente scontato un accordo.
Ed è qui che Tansi dovrebbe “inserirsi”: aprire la porta al movimento di De Magistris, al netto di inutili e sterili provocazioni, che di fatto persegue gli stessi obiettivi del movimento Tesoro Calabria: liberare la Calabria dai massomafiosi e dai politici corrotti. Una “missione” che entrambi hanno dimostrato di voler portare avanti con i fatti. E non sarà certo un “incarico”, tra l’altro espletato con dignità e alto senso del dovere, ad inficiare questa prerogativa che appartiene a Tansi tanto quanto appartiene a De Magistris. Entrambi godono della stima e della fiducia dei calabresi onesti. Sarebbe cosa logica immaginarli fianco a fianco in un cammino comune. Una occasione di far fronte comune contro i poteri forti, per il bene d tutti, fuori da ogni personalismo o strumentalizzazione, mettendo in campo una forte alleanza che punti dritto alla vittoria. Speriamo in migliori consigli per entrambi.
