“Basso profilo”. Talarico, Cesa e (anche) Casini a disposizione della “cricca” per l’affare in Albania

Stiamo ricostruendo i passaggi salienti dell’inchiesta “Basso profilo”, che ha portato alla condanna dell’ex assessore regionale Francesco Talarico a 5 anni di carcere in primo grado e ha portato alla luce la corruzione dilagante nel partito dell’Udc, tra l’altro chiacchieratissimo e anche nel mirino di De Magistris, negli anni passati. L’Udc in particolare si mette a disposizione del gruppo delinquenziale formato dal segretario regionale Talarico, dall’imprenditore Gallo, dal faccendiere Brutto e dal finanziere corrotto D’Alessandro per portare a termine un vantaggioso affare in Albania. E anche se per Cesa è arrivata l’archiviazione, i calabresi devono sapere perché era coinvolto in questa vicenda. visto che tutti gli italiani sanno che questo individuo non è certo un giglio di campo. 

Francesco Talarico, all’epoca dei fatti segretario regionale dell’Udc, ha ricoperto il ruolo di assessore al Bilancio della Regione Calabria fino a pochi giorni fa. In data 28-6-2017 Tommaso Brutto incontrava Francesco Talarico. I due si trovavano nell’anticamera degli uffici dell’imprenditore Floriano Noto.

TALARICO: “Tu sei l’unico che ha un partito nazionale alle spalle… quindi tutti quanti vorranno vedere in te un punto di riferimento anche della prospettiva nel futuro… noi dobbiamo aspettare la legge elettorale… se c’è l’alleanza con Forza Italia gli spazi…

BRUTTO: “… sono ridotti… Fra’ noi dobbiamo parlare con Cesa, io mi devo risolvere il problema di mio figlio e gliela dobbiamo mettere anche sul piano che noi qui dobbiamo tenere un partito, dobbiamo tenere una segreteria… mio figlio è disoccupato…”.

TALARICO: “Ma Antonio (Gallo), quella cosa in Albania come va?”.

BRUTTO: “L’abbiamo fatta però non sappiamo come va, come non va…”.

TALARICO: “Ho visto il Comandante (D’Alessandro) sull’aereo, che io stavo partendo…”.

BRUTTO: “Ha preso qualche contatto pure lui… gli ho accettato il figlio in società… hai capito cosa ho fatto?”.

TALARICO: “Buono, buono, ottimo… Secondo me a Roma pure con questo ragazzo (Gallo) gli passiamo qualche commessa importante… Che poi lui (Cesa) gli fa conoscere pure uno che è inserito in tutti questi Enti…”.

BRUTTO: “Una volta che noi gli facciamo il contratto ad Antonio, Antonio sa come addentrarsi…”.

A questo punto, Talarico fa una sorta di analisi delle recenti elezioni comunali di Catanzaro (2017) vinte da Sergio Abramo con l’Udc che aveva sostenuto il centrosinistra e in particolare il candidato sindaco Enzo Ciconte, che era stato sonoramente battuto. E consiglia a Brutto come deve muoversi anche con Cesa.

TALARICO: “Abbiamo preso il 5%, siamo andati lì e di questo ti ringrazio perché mi avete dato libertà totale o centro o centrosinistra, mi avete sempre assecondato in queste mie scelte… dopo di che io mantengo tutto, che è il 5%, lo stesso dato del PD, purtroppo abbiamo sbagliato il candidato a sindaco (Ciconte)… un consigliere regionale che è esperto però la gente non l’ha votato… dopo di che gli dici (a Cesa) l’ultima cosa che è anche la più importante… soluzione per mio figlio… Lui deve avere un posticino di lavoro… qualcosa in questi aeroporti o altro…”.

BRUTTO: “… Ne abbiamo parlato tempo fa… ma anche come mensile è una cagata… 900 euro gli danno… fanno la fame… questi che lavorano negli aeroporti… ma perché li pagano poco?”.

TALARICO: “Gli fanno fare 30 ore e gli fanno salire e scendere bagagli… a meno che non ti metti in una compagnia… allora se fai lo steward in una compagnia…”.

BRUTTO: “Ma là devi sapere inglese, francese… non è cazzo di mio figlio… o Fra’ mentre ecco ti dico, che poi mi dicono che rimangono quasi a vita… un incarico anche politico a livello di Europarlamento che è così… dove una volta che tu prendi un incarico all’Europarlamento poi non te lo cacciano più… com’è questa storia?”.

Talarico, a questo punto, racconta di quella volta in cui Cesa gli ha detto che occorreva nominare una persona in Europarlamento e lo aveva proposto a lui e dice che una volta è stato chiesto a Bruni di Vibo che aveva una serie di problemi coi figli e quindi hanno chiest a Gaetano (Bruni), che ha un contrattino legato alla carica all’Europarlamento di Cesa.

Talarico dice che “lui” (sempre Cesa) presenterà un amico consulente di vari enti Enac, Eni, Telecom, Anas a Gallo e a tutto quel gruppo se lo segue. Brutto, dal canto suo, dice che ha saputo che Lorenzo (sempre Cesa) potrebbe avere contatti anche con politici in Albania dove è conosciuto. Talarico dice che è sicuro e che lui da parlamentare europeo può creare  buoni contatti direttamente con parlamentari europei.

BRUTTO: “Questo è pure importante eh… Una cosa è che ti crea un contatto Cesa in Albania… che là non è come qua, un ministro in Albania gli molli…”.

TALARICO: “uuuhhh… corruzione totale… mercato libero”.

BRUTTO: “Siiii e non li controllano…”.

TALARICO: “Loro hanno una commessa… quanto viene? 100.000… tò questi sono tuoi… è proprio legale…”.

Nel corso della conversazione del 9 luglio 2017 tra i Brutto, il Gallo e i D’Alessandro venivano fatti riferimenti a un incontro del luogotenente della Finanza con Pierferdinando Casini, vecchio leader dell’Udc e il braccio destro di quest’ultimo, il quale, secondo quanto raccontato da Ercole D’Alessandro, si sarebbe offerto per qualsiasi cosa di cui avrebbero avuto bisogno in Albania.Â