Catanzaro – Siamo alle solite. Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato da alcuni genitori, supportati dagli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti, e ha stabilito l’immediata riapertura delle scuole bocciando così la recentissima ordinanza del presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì. Sembra in sostanza un film già visto, considerato che va avanti così ormai da mesi ma evidentemente il presidente facente funzioni ha la testa dura e non lo vuole capire. Speriamo che qualcuno adesso, magari il suo grande amico Longo, glielo faccia capire, magari con le “cattive” se serve perché non è davvero più possibile esporre la Calabria a simili figure barbine.
Il decreto fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 14 aprile 2021. Almeno fino ad allora ordinanza di chiusura sospesa.
“Non si rinviene nell’ordinanza impugnata – si legge nel decreto – una specifica istruttoria volta a stabilire se, quali e quanti contagi abbiano in concreto interessato le scuole calabresi a prescindere dagli interventi sindacali posti in essere su base locale con sospensione delle attività didattiche in presenza “in molti comuni” nonché quali siano stati gli effetti dei contenimenti rilevati dall’ordinaria applicazione dei protocolli Covid della scuola (quarantena della classe con o senza propagazione dei contagi); -conseguentemente, va rilevato, così come evidenziato in ricorso, che: il trend di aumento dei contagi in Calabria è al momento considerevolmente inferiore rispetto a quello nazionale riferito alla medesima settimana sopraindicata e pertanto non costituisce dato sopravvenuto rispetto alle valutazioni di cui al DPCM mentre il fatto che in alcuni specifici territori (province di Vibo Valentia e Reggio Calabria) la proporzione di nuovi casi sia il doppio della media regionale (comunque sempre lontana dalla media nazionale), a tutto voler concedere potrebbe giustificare al più interventi mirati su comuni di quelle aree e non la chiusura dell’intero sistema di istruzione calabrese l’incremento di posti letto COVID e quelli di terapia intensiva occupati resta comunque sotto la soglia di allerta rispetto al rischio saturazione per quanto nello stesso atto impugnato dichiarato.
“Esprimiamo compiacimento e soddisfazione – scrivono a proposito gli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti che hanno presentato concretamente il ricorso -per il decreto cautelare che S.E. il Presidente del T.A.R. Calabria – ha emesso stamane con cui ha disposto la riapertura delle scuole sul ricorso da noi proposto nell’interesse di numerosi genitori preoccupati della crescita psico-fisica e culturale dei loro figli. Abbiamo sostenuto e sosteniamo che la scuola è un diritto e non un optional e che tale diritto è solennemente esaltato nella nostra Carta Costituzionale e ciò proprio al fine di permettere ai nostri ragazzi di avere un’educazione adeguata per la crescita dell’intera società”.