Calabria 2021, il ballo dei soldi è iniziato ma per Corigliano-Rossano solo qualche corchiola e casicavaddu

di Giuseppe Passavanti

Tanti anni fa, con Mario Oliverio presidente della Provincia di Cosenza, venne approvato il PTCP, piano territoriale di coordinamento provinciale, uno dei tanti acronimi insulsi e stupidi usati per camuffare e non far capire nulla alla gente. In sostanza si trattava di coordinare lo sviluppo (già compromesso) dei territori, riducendo il consumo di suolo ed ottimizzando aree industriali e territorio.

Che fine abbia fatto, dopo l’approvazione di osservazioni, ricorsi ecc. ecc, non è dato sapere. Venne il piano strategico– quello di Rossano costò 200.000,00 euro e programmava lo sviluppo della città per i prossimi 20 anni- poi una pletora di acronimi, ribadisco inutili contenitori con progetti ambiziosi ma da cassetto. Nessuno dei successori di Filareto prese in mano un piano strategico risultato primo nella rassegna Urbanpromo, con tanto di forum ripreso dal Sole 24 ore.

Acqua passata e chi arriva porta il suo, se lo porta, se non lo copia, come ha fatto la regione Calabria in svariate occasioni-anche recenti. Per il Recovery (visto che quello ospedaliero risulta interdetto ai più, con trapasso in ambulanza) nessuno ha pensato di attrezzarsi, di chiamare quattro beduini, incontrare le associazioni imprenditoriali, i sindacati eventualmente, i sindaci di area vasta (noi avremmo un Psa, non quello prostatico, ma il Piano Strutturale Associato, con Cassano, Corigliano-Rossano, Mirto Crosia e Calopezzati).

Niente, nessuno legge una paginetta di come dobbiamo presentarci all’appuntamento con il 40 o il 65% di 221 miliardi di euro. Reggio Calabria ha varato unitariamente una cabina di regia, un cappello pensatore per elaborare proposte. Noi, come dice un mio caro amico illuminato, ci accontenteremo di una ‘corchiola e casicavaddu?– siccome non siamo a Milano non traduco.

Eppure, volendo assolvere per insufficienza di prove gli amministratori locali, cosa dire dei parlamentari di quest’area? Dei consiglieri regionali? I grillini, seppure sospesi auto o meno, tacciono e come il Foscolo seguono le illusioni: ferrovia, SS106, porto ecc. ecc. Da lontano l’eco della Bruno Bossio che invoca l’alta velocità ferroviaria per il Tirreno e con voce più flebile anche per lo Ionio; Guccione, sull’argomento non pervenuto, al pari di Bevacqua, Aieta & co., Irto ovviamente concorda con Falcomatà, il sud è Reggio, il resto poi si vedrà.

Il ballo è iniziato: per gli aeroporti 50 milioni a Lamezia, 25 a Reggio Calabria, e per Crotone il presidente Sacal -ente di gestione -, si spara un pistolotto del poi vedremo da far invidia al più abile imbonitore del mondo.

Ah, dimenticavo. A Cassano al tempo del PTCP, con il compianto Frasca e tanti altri politici del tempo si fece una battaglia per destinare un’area per un’aviosuperficie di secondo livello. Oliverio promise 25 milioni di euro. Poi andò in regione e venne colpito da amnesia acuta. Per la terza città della Calabria, per l’area vasta e la Piana di Sibari, prima realtà della regione, basterà qualche corchiola e casicavaddu, magari arrostita. Auguri a Guccione, Irto, Magorno, Occhiuto e compagnia cantando.