Lettere a Iacchite’: “Calabria e massomafia, l’irresistibile ascesa di Mauro Nicastri grazie ai ministri Brunetta e Di Maio”

Caro Direttore,

il clima è proprio quello giusto, visto che siamo in pieno tema di logge segrete, deviate massomafia, lobby eccetera.

Le voglio segnalare una vera chicca: come la massomafia si rinnova e si ricicla in continuazione. In questo caso ho trovato una “testa di legno” che si chiama Mauro Rosario Nicastri, calabrese di nascita, trapiantato a Roma per delega.

Ecco una breve biografia romana: nell’anno 2011  con il ministro – allora come oggi – Brunetta entra nell’Agenzia per la diffusione della tecnologia per l’innovazione con un curriculum falso, partecipa ad un concorso falso, e con una commissione falsa (fatta di amici e compari), tutto costruito su misura, ne diventa un vero falso dirigente.

Nel 2014 con la riforma l‘Agenza diventa Agenzia per l’Italia digitale ed il Nicastri ne diventa addirittura direttore generale, sempre con una serie di atti falsi.

C’è voluta la rivolta dei sindacati ed una interrogazione parlamentare per accorgersi del “tarocco” e degradarlo, salvandogli comunque il posto di lavoro, perché per quello che aveva fatto doveva essere licenziato in tronco.

Ma nel breve periodo nel quale è stato direttore generale, il Nicastri ne ha subito approfittato, con bandi pilotati, per sistemare un po’ di amici della massomafia in Agenzia. E non solo: alla Sielte SpA ha fatto vincere una gara milionaria ed ancora oggi gode di benefici vari da parte di quella società.

Basta guardare con attenzione chi paga le spese della sua abitazione, dei suoi viaggi, delle vacanze, dei pranzi e delle cene, per non parlare dell’uso di autovetture per lui e per la moglie.

A maggio 2020, in piena pandemia, e con l’Italia tutta chiusa, ecco il Nicastri che passa dall’Agenzia per l’Italia digitale con un trasferimento immediato fatto in pochissimi giorni all’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (sotto l’egida del Ministero degli Esteri e quindi con la regia del ministro Di Maio). Ma Nicastri non era stato degradato? E nel passaggio come si è trovato di nuovo dirigente? Misteri e poteri della massomafia!!!

Ma il meglio di se Nicastri lo dà nella creazione all’associazione A.I.D.R., della quale diventa subito presidente e nel giro di poco tempo la trasforma in una loggia coperta, una lobby nella quale si fanno solo affari.

Attraverso questo sistema la potentissima massomafia calabrese entra nel tessuto dell’informatica fino all’ottica della digitalizzazione della, Cyber security e in tutta questa diavoleria dove si riciclano e si investono milioni di euro, in poche parole il Nicastri è protagonista massimo: prestanome e burattino, massone deviato, lobbista, faccendiere…

Il Nicastri poi, per non farsi mancare nulla, ha sempre avuto il pallino de servizi segreti e infatti per un certo periodo ha frequentato l’ex ministro Scotti, presidente della Link University…

Se c’è un rimedio non lo sappiamo ma quello che è certo è che alla massomafia calabrese avere un aggancio nei servizi e avere un passaporto diplomatico fa molto comodo. 

Caro ministro Di Maio, il NIcastri per ottenere l’onorificenza a cavaliere della Repubblica ha dovuto trasferire la residenza nel comune di Cetraro, regno di una “nobiltà” di ‘ndrangheta non indifferente e che non sto qui a ricordarle… 

Grazie ministro Brunetta e ministro Di Maio per avere “regalato” alla massomafia calabrese questo falso dirigente paramafioso!

Egregio direttore, grazie per l’ospitalità e non mancherà occasione per informarvi delle prossime scorribande del Nicastri.

Lettera firmata