di Carmela Formicola
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno (ventura corruzione )
Il prefetto di Lecce ha interdetto la Fersalento srl ai sensi della normativa antimafia, «per la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi d’impresa». Era stata l’Agenzia delle Entrate a chiedere il rilascio di una informazione antimafia sulla piattaforma digitale della Banca dati nazionale. Analoga richiesta è stata fatta dalla Italferr spa. La Fersalento è una società di Lecce (con sede in via Brenta) che si occupa di opere edili e lavori ferroviari su tutto il territorio nazionale. Il consiglio di amministrazione è presieduto da Fabio Chiarelli ed è composto da Antonio Quarta, Marcello De Pascalis, dalle sorelle Marcella, Maria e Alessandra Ventura con la madre Angela Raffaella Perrone. Fersalento risulta socia del consorzio Armatori ferroviari, società leccese con sede in via Giammatteo, già raggiunta da un diniego della stessa Prefettura di iscrizione alla cosiddetta white list delle aziende. Del Consorzio Armatori fanno parte anche Globalfer e Francesco Ventura costruzioni ferroviarie.
Su Marcella Ventura si erano concentrate le indagini della Guardia di Finanza di Verona che aveva segnalato l’imprenditrice per i reati di impiego di denaro e beni o utilità di provenienza illecita, subappalto non autorizzato e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Le indagini sulla Ventura erano state fatte nell’ambito di un’inchiesta sulla Nicofer, società riconducibile alla ‘ndrangheta, in particolare alla famiglia Giardino legata alle ‘ndrine Arena Nicosia a loro volta alleate alla potente cosca Granda Arachi. Tra le società che hanno avuto rapporti commerciali con la Nicofer S.r.l. Costruzioni Ferroviarie la stessa Fersalento.
Anche a carico dell’altra società facente parte del Consorzio Armatori, la «Francesco Ventura costruzioni ferroviarie», sono state svolte indagini per corruzione aggravata (in questo filone è stato patteggiato un anno di pena), violazione delle norme sul finanziamento dei partiti politici e turbativa d’asta.
La Prefettura di Lecce ha inoltre annotato a carico della Fersalento, una nota dell’Anac: l’Autorità anticorruzione, il 24 settembre 2020, indicava un allarme antimafia nei lavori sulla tratta ferroviaria Martina Franca Lecce Otranto Gagliano. «Alla luce dell’approfondita attività istruttoria», annota infine la Prefettura di Lecce in un provvedimento di 20 pagine, sussiste in capo alla Fersalento srl «un concreto ed attuale rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata».