Calabria Verde, Furgiuele: da ‘O Principale a ‘O Disoccupato

Paolo Furgiuele

E’ arrivata una strana e-mail in direzione. Una e-mail piena zeppa di allegati.

Una e-mail dove oltre al nostro indirizzo riusciamo a leggere altri destinatari più o meno importanti. Tra questi diverse procure della Repubblica, il Presidente della Regione Calabria, il Presidente del Consiglio Regionale, l’ANAC con il suo massimo rappresentante Dott. Cantone e nientemeno che il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi….

Ah, dimenticavamo: c’è anche il Corriere della Calabria: scommettiamo 100 euro che non la pubblica e noi tutti sappiamo il perché?

Ma cosa denuncia questa missiva? Più che una denuncia sembra una normale spiegazione con la quale un gruppo di dipendenti di Calabria Verde fa notare che il regno del nostro ‘O Principale Furgiuele è ormai definitivamente finito.

Infatti, il nostro buon napoletano dev’ essere licenziato dal Commissario Gallo e ci spiegano anche il motivo.

Michele Trematerra
Michele Trematerra

Infatti, il grande Furgiuele che ormai ribattezziamo ‘O Disoccupato, nominato direttore generale nel 2014 grazie al genio Trematerra (l’unico assessore dell’Agricoltura della storia della nostra povera Regione Calabria che oltre a non essere riconfermato consigliere è riuscito anche a farsi inviare un avviso di garanzia postumo) non si è messo in aspettativa dal ruolo di dirigente di Calabria Verde nel momento in cui è stato nominato direttore generale.

Molti lettori, e tra questi ci siamo anche noi, non conoscendo le regole burocratiche non sapranno che la nomina di Furgiuele è una nomina esterna e fiduciaria (è scelto dal Presidente della Giunta Regionale senza nessun concorso ma bensì tramite una short list), quindi ‘O Disoccupato doveva mettersi in aspettativa dal suo ruolo di dirigente di Calabria Verde per poterla svolgere e per non perdere il posto di lavoro (a titolo di esempio: se io sono nominato direttore generale alla Regione Calabria e sono dirigente della Regione stessa, mi devo mettere in aspettativa perché vinco una selezione per esterni e non una selezione per personale interno).

Purtroppo, per lui, Furgi non l’ha fatto e quindi questi nostri amici per giustificare questa tesi ci inviano per e-mail tutte le Delibere e Determine dell’anno 2014 in PDF, perfettamente numerate ed elencate cronologicamente dove non compare nessun atto con il quale O’principale si metteva in aspettativa, e perciò evidenziano il non rispetto delle regole del diritto amministrativo e quindi evidenziano il giusto licenziamento.

Ma questa ipotesi è ulteriormente rafforzata dal fatto che invece il Furgi il 23 dicembre 2015, legittimamente, si mette in aspettativa da dirigente dal giorno dopo le sue dimissioni da direttore generale per non andare in ufficio.

Perciò se un dipendente non svolge le sue funzioni per non lavorare deve ricorrere all’istituto dell’aspettativa.

Domanda: caro ‘O Disoccupato, perché non ti sei messo in aspettativa dal 1° aprile 2014, ovvero dalla nascita di Calabria Verde, giorno che coincide con il trasferimento alla nuova Azienda di tutti i dipendenti, te compreso?

Il commissario Nello Gallo
Il commissario Nello Gallo

La risposta però ora spetta al neo commissario Gallo.

Sì, caro Commissario, perché il Furgi risulta assente in azienda dal 1° aprile 2014 al 22 dicembre 2015.

Se la legge non è cambiata, solo per Calabria Verde, deve essere licenziato e il Furgi verrà così trasformato da ‘O Principale a ‘O Disoccupato.

Invece a noi giungono notizie che ‘O Disoccupato (perché, caro Commissario, se non ci pensa Lei e quindi diventa Complice, ci penserà qualcun altro) è stato collocato a Paola (non sede di distretto, altra vergogna) con due suoi solidali e compari, il fido Giacomo Spanò e l’autista Bimbo Francesco Celia (uno dei recordman per stipendio) e riceve visite continue del Vecchio Bond che non si toglie il vizio di fare l’agente segreto cazzone.

Tra l’altro il furbetto Furgiuele si pregia anche dell’incarico di dirigente amministrativo senza nessun atto prodotto dal Commissario Gallo, ma viste le sue amicizie politiche sicuramente la nomina la giustificherà come eredità divina.

Vediamo se almeno l’organo di controllo di Calabria Verde ovvero la Regione Calabria (Dipartimento Agricoltura e Dipartimento della Presidenza con il Dirigente Oliva) batterà un timido colpo, oppure ricadrà nel solito reato penale di mancata vigilanza.

Calabria-Verde

Intanto a Calabria Verde regna il caos e il Commissario Gallo si fa accompagnare dal grande Allevato nelle riunioni dell’Ufficio del Commissario Straordinario Delegato per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico nella Regione Calabria (Commissario Oliverio ed attuatore Gallo, dove lo stesso ricopre il suo secondo incarico da circa 160 mila euro annui) e dove il nostro dirigente di Calabria Verde non c’entra nulla ma sopratutto era stato estromesso per via delle sue relazioni pericolose.

Infatti, ad Allevato, che è l’altro ladro di Pisa, comparuccio di Furgiuele, ”bisogna ridare una verginità con i sindaci e pertanto portiamocelo dietro”, avrà pensato il neo Commissario Gallo.

Luigi Matacena, l'imprenditore favorito dalla politica
Luigi Matacena, l’imprenditore favorito dalla politica

Certo, aver provocato un buco di 102 milioni di euro per frode alla comunità Europea, aver tentato fino alla fine di fare vincere un bando di 32 milioni di euro all’unica azienda che ha risposto alla gara (il solito Matacena che vince tutte le gare da quando il dirigente della forestazione è Allevato), aver fatto vincere una gara di 12 milioni sempre a Matacena, aver utilizzato vergognosamente il fondo economale per viaggi vari (viaggio a Roma dal Papa con tutta la famiglia), aver percepito indennità supplementari senza tener conto dell’onnicomprensività, aver portato a Roma grazie a dipendenti e mezzi aziendali mobili per arredare la casa della figlia e così via è sicuramente  un buon biglietto da visita.

Certamente è una buona prassi, avrà pensato Gallo, e quindi vediamo se applicabile anche al dissesto idrogeologico cosi qualche villa ce la costruiamo pure noi…

Poi Allevato avrà certamente detto in amicizia a Gallo (visto la vicinanza di casa) “gli amici miei diventeranno anche i tuoi amici (massima del suo mentore, il grande Morelli, ex consigliere regionale, ancora relegato alle patrie galere) e come Morelli insegna il divino Allevato va ripetendo in giro “io non c’entro nulla, ho fatto solo l’errore di firmare atti fatti da altri”.

AdamoOliverioBruno

Ma sì, ormai ci siamo arresi: non cambia nulla a Calabria Verde finché Nicola Adamo non vuole… però la storia ci insegna che c’è sempre un però…  Sempre se gli operai non si incazzano prima, perché prima o poi capiranno, che grazie a questi ladri di Pisa che di giorno litigano e di sera rubano, non gli verranno pagati gli stipendi e  per reazione metteranno sotto sopra la Calabria e faranno cosi finire questa farsa in salsa partenopeo-cosentina, una sorta di sceneggiata di infimo livello.

Ma noi siamo giustizialisti e tifiamo per il dottore Bombardieri. Prima o poi qualcosa succederà…