Calabria 2021. La follia di Letta (il democristiano), la Ventura e… l’alta velocità sul Tirreno

di Giuseppe Passavanti 

C’era una volta il Pci, quello il cui segretario nazionale si chiamava Enrico Berlinguer, quello in cui restava fuori dalle sezioni la magia, i conigli tirati fuori dal cilindro sul palcoscenico di una politica odierna squallida, di un panorama che offre uomini agli arresti domiciliari che siedono nelle giunte, o rinviati a giudizio che presiedono un consiglio regionale.

Accade in Calabria, solo qui un commissario di partito nato a Caserta, dice che un partenopeo con una esperienza di sindaco e di magistrato non può correre per la carica a governatore di questa regione i cui ex presidenti, a volte, sono finiti in galera, mentre altri sono stati inquisiti ecc. ecc.

Gramsci come leggerebbe la decisione del democristiano Letta di candidare una imprenditrice, una che con la classe operaia ha solo il contatto della busta paga a fine mese? Non credo bene ma il piddi ama farsi male, una tecnica asiatica, autolesionista e poi della Calabria chissenefrega, una regione dove in un anno e mezzo di pandemia non è stato incrementato un posto letto, mentre il signore dal cognome ossimoro, Speranza (de che?) nominava commissari poi inquisiti o cacciati a pedate.

Dunque no a De Magistris, sì ad una Ventura sconosciuta ai più, che non ha mai varcato la soglia di una sezione del piddi (ove mai ce ne fosse ancora qualcuna aperta).

A Roma le primarie, come a Bologna, da noi si usa la guida Monaci, si chiudono gli occhi e si punta un nome col dito. Follia pura, con i cittadini che vedendo le sortite di vecchi politici del Pci, sentendo volponi che hanno campato di politica e continuano a farlo, fuggono dalla politica, si allontanano e forse cadono preda di sirene populiste i cui effetti si vedranno solo una volta che saranno al governo. Il piddi intercategoriale spazia dall’industria meccanica, a quella tipografica, abbandonando l’agroalimentare in scatola, visti i risultati. Offre matrimoni di interesse, rifiutati clamorosamente per scarsa solvibilità…

Certo, la signora proposta addirittura guida l’UNICEF. Essendo una regione erudita, tutti sanno cosa sia questo organismo già di un democristiano che non è più. Poi in Calabria i bambini stanno benissimo, alcuni mangiano una volta al giorno, alla mensa della scuola dell’infanzia, altri evadono l’obbligo scolastico ed ai genitori-spesso reclusi-non frega nulla della denuncia.

Eccola la Calabria che Letta potrebbe e dovrebbe considerare come le banlieue parigine ed invece candida un’industriale, sconosciuta che avrebbe combattuto, diciamo così, contro una macchina da guerra guidata da uno Spirlì carico della nomina e certo della riconferma sulla poltrona di vice (si dice che Occhiuto, saputo del ticket abbia fatto gli scongiuri, non si sa mai, nessuno è eterno…).

Milioni di euro a destra ed al centro, nomine, assunzioni con la mietitrebbia, insomma la Ventura correrà (?)… Intanto si prepari, nel recovery c’è l’alta velocità sul Tirreno…, tanta roba, meglio essere in prima fila…! Per fortuna non tra i candidati, almeno questo…