Sono giorni frenetici per le inchieste avviate sull’attività di Calabria Verde dalle procure di Catanzaro, Reggio Calabria e Castrovillari.
Non c’è dubbio che le inchieste più importanti siano quelle delle procure di Catanzaro e di Reggio, nelle quali ci si trova davanti alla mancata rendicontazione d 102 milioni di euro di fondi della Comunità Europea, alla gestione dissennata del fondo economale e della forza lavoro e ad una serie clamorosa di appalti pilotati e farlocchi, mirati a favorire l’imprenditore napoletano Luigi Matacena.

Gli avvisi di garanzia notificati in maniera certa sono due: uno per l’ex direttore generale di Calabria Verde Paolo Furgiuele e l’altro per il dirigente cosentino, l’ingegnere Alfredo Allevato.
Si parla anche di Magnone, dirigente molto vicino al consigliere regionale Mauro D’Acri e al presidente Oliverio. Mentre probabilmente saranno coinvolti anche il dirigente regionale Giuseppe Oliva e qualcun altro della programmazione comunitaria.
