Alla fine non solo sono riusciti a piazzarlo nella lista di Forza Italia ma sono riusciti persino a farlo entrare in Consiglio regionale grazie alla nomina ad assessore di Pasqualina Straface dopo 11 anni (!) di tentativi andati a vuoto. Stiamo parlando di Piercarlo Chiappetta, meglio conosciuto a Cosenza come il cognato truffaldino e bancarottiere del cazzaro.
Piercarlo Chiappetta, classe 1967, cognato di Mario Occhiuto perché hanno sposato le sorelle Scarpelli, è un inqualificabile personaggio del sottobosco politico locale, protagonista di decine e decine di “avventure” politiche cambiando continuamente casacca. Per non parlare degli accordi e degli interessi inconfessabili. “Ufficialmente” fa il commercialista ma nei fatti è stato per molti anni costruttore nonché consigliere provinciale dell’Udc (2004-2009), consigliere comunale a Cosenza (2002-2006 e 2016) e più volte candidato alla Regione senza successo. Al punto tale che per lui entrare alla Regione è stato una sorta di “sogno proibito”. Che puntualmente era andato in scena anche questa volta, dopo che nel 2020 Jole Santelli si impuntò personalmente per non averlo in mezzo ai piedi. E ci riuscì… cosa che invece non ha fatto stavolta Robertino, che non solo non l’ha fermato ma nominando assessore la Straface gli ha incredibilmente aperto le porte del Consiglio regionale. Incredibile ma purtroppo vero.
Ma veniamo a qualcuna delle “avventure” di Piercarlo Chiappetta. Una quindicina di anni fa a Rende, il cognato di Occhiuto è tra coloro che pressano per avere il via libera ad una variante al piano regolatore generale con la quale si rende edificabile il terreno adibito a parcheggio del famoso Hotel Executive. L’operazione, a quanto pare, è irregolare perché non rispetterebbe i parametri tra parcheggi e residenti ma tant’è. A costruire il palazzo sono, appunto, Piercarlo Chiappetta, Attilio De Rango (cognato di Tonino Gatto, il re della Despar) e lo stesso proprietario dell’Hotel Executive Mimmo Barile.
Quanto basta per “convincere” lo stesso Barile a togliersi di mezzo dalle elezioni del 2008 e non dare fastidio a Sandro Principe. La concessione edilizia riguarda un palazzo di 3 piani ma i nostri eroi ne alzano ben sei e, per ovviare all’inconveniente, si fanno fare una “bonifica” per l’ultimo piano e poi a cascata ne beneficiano anche gli altri e il giochino (che renderà un sacco di soldi a tutti i personaggi) è fatto.
A Rende, poi, sono rimaste leggendarie le acrobazie di Piercarlo al timone della società di calcio, che gli sono valse addirittura la radiazione dai quadri dirigenziali del calcio e non aggiungiamo altro per carità di patria.
Per non parlare della sua attività imprenditoriale, che ricorda tantissimo quella di Mario Occhiuto con decine di aziende portate al fallimento con connessi soldi “bruciati” a decine di malcapitati. Per averne una prova leggete questo articolo(http://www.iacchite.com/lettere-a-iacchite-io-ex-dipendente-sfruttato-da-piercarlo-chiappetta/).
Ma torniamo al sogno regionale. Piercarlo Chiappetta l’ha quasi toccato nel 2010 quando, candidato nella lista Scopelliti Presidente, sembrava risultare tra gli eletti. Tutti i media lo davano per eletto quando, improvvisamente, un nuovo calcolo dei voti gli toglieva il seggio a vantaggio del collega vibonese Alfonso Grillo. E poi ci ha riprovato nel 2014 risultando, appunto, il secondo dei non eletti. Nel 2020, invece, come accennato, la Santelli lo aveva fatto fuori. Ma lui non si è dato per vinto. Girava con le cartelle cliniche della povera Jole urlando a tutti che non sarebbe arrivata a Natale… E purtroppo è accaduto. Mario il cazzaro gli ha “promesso” che lo avrebbe aiutato e lui, naturalmente, si è ributtato nella mischia senza vergogna in una lista civica anche nel 2021 ma è stato “trombato” di nuovo. E in questa campagna elettorale stavolta è riuscito nel suo “sogno” ma c’è chi dice che questa giunta di famiglia “non arriva a Natale” e tutti sanno che prima o poi chi la fa… l’aspetti. E’ la vita, bellezza…









