Gli addetti ai lavori, che sanno sempre tutto, hanno perfettamente azzeccato le previsioni sul “pezzo forte” della coalizione di Franz Caruso alias l’incappucciato, oggi nominata anche assessore, che è una dottoressa, medico di base, che si chiama Maria Teresa De Marco, tra l’altro consigliera comunale uscente ma dal caravanserraglio del cazzaro, anzi per essere più precisi da quel ricettacolo di (mezzi) fascisti e palloni gonfiati di Cosenza Positiva, ispirato dal pessimo Orsomarso, per gli amici Orsomarcio. La dottoressa nel 2016, dunque, aveva partecipato al trionfo del truffatore prescritto ed era riuscita ad entrare in Consiglio con 314 preferenze, “battuta” soltanto da Giuseppe D’Ippolito (374) e Lino Di Nardo (332) e superando Giovanni Quintieri (301) e Annalisa Apicella (284) comunque eletti.
Come dite? Volete sapere perché si è staccata dal “circo” di Occhiuto? Beh, ci piacerebbe rispondere perché è rinsavita, ma il fatto che abbia scelto Franz l’incappucciato non gioca certamente a suo favore e tutti sanno che la dottoressa in questione era entrata decisamente in rotta di collisione con una degli elementi più rivoltanti del “cerchio magico” del cazzaro ovvero l’assessore al Commercio Loredana Pastore detta la “cascetta”. E’ passata ormai alla leggenda la sfuriata della De Marco nei confronti del contenitore per frutta e verdura all’epoca in cui la aveva clamorosamente scavalcata dalle sue funzioni di consigliera delegata dal sindaco (cazzaro) alla Salute e al Benessere. Eh sì, perché il sindaco cazzaro ci tiene molto al “benessere” ma quando organizzò la “fiera del benessere” a presentare l’iniziativa c’era la “cascetta” e non la De Marco, che dopo aver sbraitato e battuto i pugni sul tavolo se l’era legata al dito e oggi consuma la sua “vendetta” schierandosi – a suo modo di vedere – con il “nemico”. Peccato che nessuno le abbia spiegato che Franz l’incappucciato non solo non è “nemico” del cazzaro ma nella sua qualità di prestanome “ufficiale” di Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio è la sua naturale estensione, molto più dell’assessore double face De Cicco, che non a caso oggi – solo con qualche settimana di ritardo – ha fatto la sua stessa scelta. Così come il prode Massimiliano Battaglia, proveniente addirittura dalla lista “Occhiuto bis”. Prima di chiudere l’argomento, tuttavia, rispondendo a centinaia di richieste, ripubblichiamo il resoconto integrale della clamorosa lite tra la De Marco e la “cascetta” del settembre 2019. Un pezzo di storia cosentina…
12 settembre 2019 – VOLANO GLI STRACCI CON LA DE MARCO
Tutti hanno potuto assistere alla ennesima litigata tra l’eterna “primadonna”, l’assessore Francesca Loredana Pastore, alias ‘a cascetta, esperta in assicurazioni e la consigliera di Cosenza Positiva – ma in questo periodo vicina più alle posizioni di Piercarlo Chiappetta – Maria Teresa De Marco, che proprio come il protagonista del film di De Santis, è entrata nella stanza del sindaco per riprendersi “ciò che era suo”.
Ma veniamo ai fatti. Ieri, mercoledì 11 settembre 2019 alle ore 11, conferenza stampa, che poi è l’arte dell’apparire e farsi fare qualche foto da “postare” su Facebook. A San Domenico si presenta l’evento della fiera del benessere, “l’unico evento fieristico in Calabria interamente dedicato allo sport, alla sana alimentazione e al benessere della persona”, questa era la frase scritta nel comunicato che pompava la presenza della celeberrima “cascetta”, dimenticando che ci sono centinaia di manifestazioni in Calabria di questo genere. L’assessore al Commercio patrocina la fiera del benessere… Ma cosa c’entra la Pastore col benessere francamente non si capisce.
Alla conferenza stampa, come spesso capita, ci sono più relatori che giornalisti, ma poco importa, subito si fanno i selfie modello “culo di gallina”, sorrisi e baci. Tutto a posto? Proprio per niente, tempo dieci minuti e al terzo piano di Palazzo dei Bruzi si sentono distintamente le urla della consigliera delegata dal sindaco alla Salute e al Benessere, Maria Teresa De Marco, che insieme a Piercarlo Chiappetta, esperto di “taglia e cuci”, commentano lo sgarro della Pastore.
Quando la De Marco chiama la Pastore per chiedere spiegazioni, l’assessore non le risponde al telefono. Apriti cielo. Allora la consigliera dì Cosenza Positiva si fionda per le scale del Comune saltando i gradini a quattro a quattro… I capelli rossi “fiamma” fanno tinta unica con il viso e lo sguardo apre come per magia la stanza del sindaco! La De Marco rivendica la sua delega e il suo ruolo e pretende di essere ascoltata e “vomita” tutto il suo nobile pensiero sulla primadonna del Comune di Cosenza, la “cascetta” appunto.

Il cazzaro (il primo e l’inimitabile) la fa sfogare e per riuscire nell’impresa di calmarla è costretto a chiamare per telefono l’assessore Pastore davanti alla consigliera seduta sul divano. “Loredana – esordisce il truffatore “prescritto” -, dobbiamo stare attenti” e poi ci va giù pesante: “Sei stata birichina, ma cercate di non litigare, baci”. Ma dall’altra parte del telefono la Pastore non la prende con filosofia e per il duro attacco “crolla” in un pianto singhiozzante.
È chiaro che tra il sindaco e là Pastore c’è un rapporto molto stretto che punta ad “assicurare” una campagna elettorale “serena”, quindi la telefonata è tutta una sceneggiata. Ed ha funzionato. La De Marco esce dalla stanza con una pacca sulla spalla e si scusa per lo sfogo lasciando il sindaco cazzaro con la massima di Francesco, protagonista del film “Non c’è pace tra gli ulivi”: “Volevo solo “riprendermi” ciò che è mio”. Intanto il cazzaro manda un sms alla Pastore: “Stai serena Loredana”… E alla Pastore ritorna il sorriso stampato sulla “cascetta”. Povera Cusenza nostra!