Castrolibero. Il ragazzo pestato, il figlio del boss, le molestie dei prof e la politica: la figuraccia (continua) del sindaco e del suo “padrino”

L’otto ottobre del 2021, intorno alle 20,30, dopo quattro lunghissimi giorni di vergognoso silenzio omertoso e dopo il nostro articolo nel quale veniva pesantemente richiamato alle proprie responsabilità (https://www.iacchite.blog/castrolibero-il-ragazzo-pestato-il-figlio-del-boss-e-il-silenzio-della-politica/), il pessimo sindaco “berlusconiano” di Castrolibero Giovanni Greco (poi anche aspirante consigliere regionale perché primo dei non eletti nella lista di Forza… Mafia), prestanome ufficiale del suo “padrino” Orlandino Greco, aveva partorito il “topolino”. Si trattava della sua dichiarazione di solidarietà al ragazzo di 14 anni pestato davanti al Liceo Scientifico Valentini-Majorana in situazioni nelle quali è coinvolto anche il figlio di un noto boss del circondario, che in pratica ha commissionato il pestaggio perché la sua “fidanzatina” non avrebbe gradito la reazione del ragazzo al loro strapotere “mafioso”. Eccola qui in tutto il suo squallore. 

Un’inaudita e inaccettabile aggressione si è abbattuta a Castrolibero nei confronti di un ragazzo di 14 anni…
Nel condannare ogni forma di violenza, desidero far arrivare al ragazzo e ai genitori solidarietà e vicinanza per quanto accaduto.
Le forze dell’ordine stanno facendo il possibile perché venga individuato il responsabile di questo incomprensibile gesto…
Allo stesso tempo dobbiamo sentirci tutti coinvolti in un processo di crescita di una società più coesa e responsabile del proprio futuro che possa arginare questi fenomeni e che sia capace di formare la persona ai veri valori del rispetto e della pace!

Neanche una parola, neanche un accenno agli autori dell’aggressione, noti a tutta la cittadina di Castrolibero, allo stesso sindaco, al suo “padrino” e anche a tutti i cosentini. Neanche un accenno alla sottocultura mafiosa che trasuda da questo vergognoso episodio di violenza. Niente di niente. Soltanto una dichiarazione forzatissima e di facciata per lavarsi la coscienza. Tentativo miseramente fallito e naufragato. Eppure il sindaco e il suo “padrino” non solo conoscono benissimo chi ha dato l’ordine di aggredire il ragazzo e continua ad andarsene in giro spavaldo e sempre più temuto ma anche i genitori del ragazzo aggredito e dei ragazzi aggressori. Ce n’è abbastanza per dire che hanno fatto una figura barbina e che i primi omertosi non sono i ragazzi e gli adulti che hanno assistito al pestaggio ma loro, le istituzioni, che ancora coprono chi ha concepito questa assurda violenza?

No, non ce n’è abbastanza perché a distanza di soli tre mesi, la stessa scuola – il Liceo Scientifico Valentini-Majorana – è tornata di nuovo alla ribalta per la vicenda dei professori che molestano le studentesse e che è alla base dell’occupazione degli studenti che si sono evidentemente rotti i coglioni (scusate il francesismo) di sottomettersi alla cultura mafiosa della preside, del sindaco e del suo padrino. E ancora una volta il babbeo con la fascia tricolore e il buffone che crede di essere uno statista stanno in silenzio omertoso, a parte le solite due righe di circostanza, difendendo in maniera imbarazzante una preside che avrebbero dovuto già denunciare da anni per la “gestione” vergognosa del polo scolastico più importante del paese.

Questi soggetti non conoscono il senso del termine “vergogna” ed è per questo che si trovano ancora sul ponte di comando. Fino a quando non saranno spazzati via e di loro non resterà altro che uno sbiadito e vomitevole ricordo. A futura memoria.