SACAL : i grandi manager della politica Calabrese
Nessuno ha colpe, ma si continua a “copiare” dall’inutilità!
Come al solito a cataclisma avvenuto nessuno ha colpe in questa Calabria, ma la cosa peggiore è che si continua a perseverare nelle politiche regionali e provinciali di questa Calabria, nel peggiore dei modi.
Tutti le dichiarazioni di questi giorni, parlano del tradimento, del pasticcio che “GLI ALTRI” ; non la politica o manager hanno perpetrato ai danni dei calabresi, affidando gli aeroporti ad un privato come fosse una piccola osteria ( con tutto il rispetto).
Regalare ad un privato le quote della SACAL è solo responsabilità della politica calabrese ripetiamo; dal centro destra al centro sinistra che hanno inzuppato il pane in questi anni nella gestione degli aeroporti e di quei sindacati complici, che fino a ieri hanno sostenuto il privato amico, e che oggi come al soliti, si ergono a difensore dei lavoratori ( alleghiamo nostro comunicato per correttezza), e per imperversare ancora di più sulla pelle dei lavoratori indicono una conferenza stampa cercando probabilmente di lavarsi l’anima ed accusare “” gli altri” della responsabilità di quanto accade in quel di Lamezia terme, dopo anni di concertazione assoluta.
Vorremmo solo ricordare, come USB, che alla SACAL, prima chiamiamo ( cosi scrivevano ) un prestigioso manager del nord (!) dove aveva gestito gli aeroporti milanesi da parte del centro destra ed apprezzato dal centro sinistra tanto per essere in par-condicio, per rivalutare la Calabria!
Dopodiché mantenuto il top manager venuto dal nord economico e prosperoso, al carico della dissoluzione calabrese ci ha pensato la politica nostrana, a partire dalla regione Calabria con il suo facente funzioni, che prima non ha saputo chiedere le dovute quote sanitarie per i cittadini, dopo continuando nella sua inettitudine politica da leghista, non ha ricapitalizzato ulteriori quote della regione Calabria, ma non ha nemmeno vigilato su cosa accadeva con i privati.
Poi ci sono i vaniloqui del sindaco “ tutto a posto” di Catanzaro, perdendo quote, con la stessa superficialità cui ha buttato a mare tutta un intera città, con il suo saper fare un “tutto a posto “ tale da non avere alcuna rappresentanza politica da capoluogo di regione.
A ciò aggiungiamo tutte le altre provincie che hanno “risparmiato” sulle quote azionarie della SACAL, a tal punto che oggi il privato compra quote al prezzo minimo di mercato e diventa il TITOLARE, il nuovo padrone del trasporto aereo calabrese, – ha fatto ancora meglio del governo con la svendita dell’ALITALIA; – calabresi recordman in tutto!
Ora bisogna completare l’album delle figure di pulcinella, infatti il nuovo presidente della regione Calabria, persevera nella ricerca di altri grandi manager per la sanità e per le direzioni generali di questa regione, prelevandoli sempre da quel “magnifico nord “ del paese dove sulla pandemia, sulla sanità e su magagne internazionali si sono contraddistinti in dilettantismi! Continuiamo cosi a farci più male più di prima! – nelle more assistiamo al balletto dei spirlì che accusa abramo, i 5 stelle che accusano la regione, Amalia che accusa .. e la cgil che fa finta di dimenticare il suo privato bello ed efficiente, in mezzo la credibilità di una regione ed i lavoratori sempre più precari.
15 novembre 2021 – federazione – Catanzaro – USB
Usb ricorda anche quanto scriveva nel 2012.
COMUNICATO STAMPA
E’ veramente preoccupante e vergognoso quanto apparso nei giorni scorsi sulla Gazzetta del Sud a firma del rappresentante sindacale Filt Cgil, il quale ha sponsorizzato, in spregio alle più elementari regole del buon senso, la discesa in campo dei privati nell’azienda SACAL.
L’art. 17 dello Statuto dei lavoratori, vieta espressamente i “sindacati di comodo”: è forse il caso di verificare se questo atteggiamento della Cgil rientra tra quelli vietati?
La nostra è una domanda che pone un interrogativo ben chiaro: la CGIL si prodiga per gli interessi dei lavoratori o pensa più semplicemente a fare sponda ad un management che con la sua azione sta mettendo a repentaglio il posto dei lavoratori in Sacal?
Infatti, il sindacalista Filt Cgil, rappresentando in pieno il pensiero dell’azienda, ha sostenuto:
1) “Servono giovani manager che nelle loro aziende hanno creato sviluppo e occupazione” che tradotto in italiano semplice significa solo una cosa: Privati!
2) “Guardiamo con positività alle ultime nomine nel CdA”. Queste nomine hanno un nome preciso: imprenditori privati.
3) Ha poi continuato asserendo “che non possiamo più permetterci il lusso di farci gestire da chi ha solo interessi politici”: ancora sponsorizzazioni nei confronti dei privati.
Sia ben chiaro, USB è fermamente convinta che i condizionamenti politici non giovino all’azienda, ma sarebbe un gravissimo errore, lasciare sempre più in mano ai privati la gestione dell’azienda e privatizzarne anche solo alcuni settori.
Premesso questo, oltre a fare queste operazioni di “sponsorizzazioni”, NULLA ha fatto la CGIL se non contribuire con il suo assoluto immobilismo all’affossamento di questa società.
Mai una protesta, mai un documento di proposta, mai una denuncia, mai nulla. Ma dove vive la CGIL? E’ al corrente che nell’aeroporto di Lamezia si stanno consumando le offese ai diritti più basilari e fondamentali dei lavoratori? Lo sa che si sta procedendo ad uno smembramento delle attività ?
Inoltre, la Sacal sta provvedendo ad inventarsi nuove postazioni di lavoro, magari per premiare (il dubbio è più che legittimo), pseudo sindacalisti compiacenti o personaggi a loro vicini, nonostante siano già presenti in azienda figure professionali che hanno espletato questo servizio per anni; questo è il caso dell’ultima trovata per nuova formazione autisti PRM, settore che resterà probabilmente alla società di gestione, a discapito degli autisti settore rampa, che hanno già le necessarie abilitazioni, ma che verranno probabilmente “venduti” ai privati! Questo comportamento è in palese violazione del CCNL vigente, ma la CGIL non ha nulla da eccepire!
Nulla ha nemmeno da eccepire sul fatto che in questo momento sono a casa ben 6 Addette di Scalo ex Alitalia, rimpiazzate da altri lavoratori con meno anzianità aziendale e di facile accostamento alla CGIL.
Stessa sorte è toccata ad una trentina di lavoratori OUA, molti dei quali si sono avvicinati ormai al decennio di precariato, ed invece al loro posto vengono chiamati al lavoro operai appena giunti in azienda. Numerosi padri di famiglia lasciati a casa per mancata sorveglianza sindacale! Vergognoso e nell’assoluto silenzio della CGIL!
Infine, alcuni lavoratori, solo per aver provato a tutelare i loro diritti, effettuando una lettera interruttiva dei termini decadenziali, per ritorsione non sono stati richiamati al lavoro.
Intanto la CGIL, pur al corrente, fa finta di non sapere!
USB Settore Privato
Trasporto Aereo